Serena Mollicone, il giudice prende altro tempo per il deposito delle motivazioni

Giovedì 12 Gennaio 2023 di Vincenzo Caramadre
Serena Mollicone, il giudice prende altro tempo per il deposito delle motivazioni


La scadenza prevista nelle scorse ore è ormai superata. Per il deposito delle motivazioni della sentenza di assoluzione dei cinque imputati per l'omicidio di Serena Mollicone si dovrà attendere ancora altro tempo.
Nessuno può dire quanto, ma ci sarà da attendere.
In questi ultimi giorni gli avvocati delle difese e delle parti civili più volte si sono recati presso la cancelleria della corte d'assise di Cassino all'uscita la risposta è stata unanime: «Non ci sono richieste di proroga, a questo punto si andrà oltre i termini».

Non c'è stata ulteriore richiesta di proroga, già concessa per 90 giorni il 10 ottobre scorso dal presidente del tribunale facente funzioni, e non potrà esserci perché non è prevista dal codice.

IL PRECEDENTE

Un dilatamento dei tempi già visto lo scorso ottobre. Il giudice a latere, Vittoria Sodani, che dovrà essere l'estensore della motivazione, il 7 ottobre scorso, considerata la mole di atti da rivedere e la complessità del caso chiese una proroga di 90 giorni. Il presidente facente funzioni Massimo Pignata la motivò in base alla «sussistenza delle condizioni della richiesta e tenuto conto dell'imponente istruttoria dibattimentale svolta, nonché della delicatezza e complessità delle imputazioni e delle questioni affrontate».

LE REAZIONI

Tutti sono in attesa delle motivazioni i cinque imputati assolti, ma anche le parti civili e la procura che attende di leggere il contenuto della sentenza per poi, eventualmente, presentare appello.
Il portavoce delle difesa, il criminologo Carmelo Lavorino ha rilasciato questa dichiarazione: «La sentenza che ha assolto la famiglia Mottola, Vincenzo Quatrale e Francesco Suprano sarà depositata verso la fine di gennaio. Questo è prova di un comportamento e di uno studio estremamente seri, meticolosi, analitici e responsabili da parte dei Giudici, i quali dovranno argomentare e dettagliare ogni aspetto della vicenda, del processo e delle investigazioni scientifiche, criminologiche e d'indagine, sia singolarmente che globalmente».
Maria Tuzi, figlia del brigadiere si è detta «personalmente molto dispiaciuta». Poi ha aggiunto: «Per leggere la sentenza d'assoluzione la Corte d'Assise impiegò ,il 15 luglio scorso, neppure un minuto. Sono mesi che attendiamo le motivazioni, o presunte tali, che sarebbero alla base di questa sentenza che ancora non riusciamo a concepire. Se i cinque imputati sono stati assolti perché non c'entrano in questa brutta storia, perché tutto questo tempo per motivare la decisione?».
 

Ultimo aggiornamento: 14:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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