Il rider morto a Firenze si chiamava Sebastian Galassi e aveva 26 anni.
Un dramma che ha scatenato l'indignazione anche del sindaco della città toscana Dario Nardella: «È l’ennesimo caduto sul lavoro, ma ciò che fa più rabbia è l’ennesimo rider morto mentre correva per rispettare i tempi di consegna. Come Willy a Livorno, Roman Emiliano sul Terragno, Romulo a Montecatini. Una corsa per pochi euro. Una corsa che costa la vita», ha scritto in un post social.
Sebastian Galassi morto a Firenze
«Da anni a Firenze ci battiamo per la dignità di tutti i lavoratori e dei riders in particolare - continua Nardella -. Lanciati in bici o in moto nelle strade delle nostre città per consegnare milioni di pasti perché un algoritmo li spinge a correre sempre di più per guadagnare 600 euro al mese. Devono fare presto se vogliono guadagnare. Zero tutele, ritmi insostenibili, pochi diritti», ha scritto il primo cittadino della città toscana.
«Tutto questo è abominevole. Il mondo del delivery fa grandi margini sui lavoratori, sui consumatori e sui ristoratori. Deve essere regolato meglio» ha proseguito Nardella facendo appello al Parlamento perché venga approvato immediatamente una norma a tutela di questi lavori «disciplinando in modo semplice ed efficace questo sistema di consumo».
Il Calcio Toscana SSD ha ricordato così il giovane su Facebook: «La famiglia di Calcio Toscana si stringe per il lutto di Sebastian Galassi. Grafico web, giocatore della Lions King e amico, che si è spento all'improvviso alla giovane età di 26 anni. Ci stringiamo attorno alla famiglia in questo momento difficile».