Samarate, un progetto fallito dietro la furia omicida di Maja: la nuova pista degli inquirenti

La nota catena che gli aveva commissionato il lavoro ha dovuto rimandare l'inaugurazione del locale, non avendo gradito l'opera finale

Venerdì 20 Maggio 2022
Samarate, un progetto fallito dietro la furia omicida di Maja: la nuova pista degli inquirenti

Le preoccupazioni per i debiti dietro la follia omicida. Gli inquirenti che stanno indagando sulla strage di Samarate, studiano gli elementi che possono associare il gesto Alessandro Maja, che ha ucciso moglie e figlia e ferito gravemente il primogenito Nicolò, alla pista delle difficoltà economiche.

Le investigazioni non hanno portato alla luce prove che possano confortare questa versione. Per questo motivo, sono stati ascoltati nei giorni scorsi anche i suoi commercialisti. Ne aveva due: uno che si occupava dell'attività da imprenditore e un altro che gestiva gli affari di famiglia.

 

Samarate, i debiti dietro la strage

Il geometra Alessandro Maja (che si presentava come architetto) avrebbe sbagliato completamente un progetto - o si sarebbe convinto del fallimento -, compiendo errori dopo il coinvolgimento di maestranze per interventi che andavano al contrario azzerati, anticipando forse a proprie spese l’acquisto di materiale, riporta il Corriere della Sera. La nota catena che gli aveva commissionato il lavoro ha dovuto rimandare l'inaugurazione del locale, non avendo gradito l'opera finale. Maja temeva anche una penale che avrebbe pesato sulla sua condizione economica. L'indagine prosegue. 

 

Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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