Salerno, grave neonato ustionato durante il bagnetto in ospedale

Martedì 29 Maggio 2018 di Sabino Russo
Salerno, grave neonato ustionato durante il bagnetto in ospedale
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Le puericultrici gli fanno il bagnetto dopo il parto e resta ustionato dall'acqua bollente. E' quanto accaduto al nido del Ruggi, dove un neonato ha riportato ustioni sul 50 per cento del corpicino dopo il lavaggio dalla vernice caseosa, il rivestimento lubrificante, costituito essenzialmente da protidi che, nel corso della gravidanza, protegge il feto dal liquido amniotico e che potrebbe macerarne la cute. Il piccolo è stato trasferito al Cardarelli di Napoli e non dovrebbe essere in pericolo di vita.

Sulla vicenda anche la direzione generale ha immediatamente avviato le procedure del caso per individuare i responsabili e procedere alle eventuali sanzioni necessarie. Attimi di grande tensione e preoccupazione al nido di via San Leonardo ieri mattina. Come da prassi, dopo il parto, le operatrici hanno provveduto ad effettuare il bagnetto a un neonato da poco venuto alla luce. Qualcosa però, questa volta, è andato storto. Il piccolo, da subito, ha mostrato strane reazioni sulla cute. In un primo momento si era ipotizzata una manifestazione allergica. Dalla successiva visita effettuata dal chirurgo pediatrico è risultato chiaro, invece, che il neonato aveva riportato ustioni su buona parte del corpicino, provocate dall'acqua troppo calda utilizzata durante il bagnetto. Da qui il trasferimento al Cardarelli di Napoli, dove è presente specializzato a trattare casi del genere.
 
Come era inevitabile, l'accaduto ha generato grande preoccupazione e forte tensione da parte dei genitori, incredulie arrabbiati per quanto successo. La direzione generale, in ogni caso, ha avviato una indagine interna per far luce su tutta la vicenda e far emergere eventuali responsabilità.

Il lavaggio dalla vernice caseosa è una operazione di routine. Essa è un rivestimento lubrificante biancastro che, nel corso della gravidanza, protegge il feto dal liquido amniotico, che potrebbe macerarne la cute. La vernice caseosa si concentra essenzialmente nel neonato a termine sulle zona della schiena e della testa, e comincia a riassorbirsi già a termine di gravidanza. Questa sorta di pellicola o crema (come spesso viene chiamata volgarmente) ha però un compito fondamentale che è quello di essere un potente antibatterico di cui la natura ci fornisce per proteggere la pelle da infezioni e dalla disidratazione. L'adattamento è il momento in cui il neonato attua la sua transizione dal mondo intra a quello extra uterino, e la prima causa di malessere e di stress del bambino può essere proprio il contatto con una temperatura o troppo alta o troppo bassa, ecco perché qualcuno consiglia di prediligere il bagnetto ritardato, conservando così la quantità fisiologica di vernice caseosa a protezione della dispersione del calore che il neonato si porta dall'utero materno. Non è la prima volta, in ogni caso, che il dipartimento materno-infantile sorge agli onori della cronaca negli ultimi tempi. Solo alcune settimane fa, infatti, ci fu il caso della scomparsa del neonato dalla terapia intensiva neonatale.

Tutto ebbe inizio quando la madre del piccolo di appena un mese, al quale il tribunale dei minori aveva negato il permesso di portarlo a casa, dopo la segnalazione del suo stato ebbrezza al momento del parto da parte dei sanitari di via San Leonardo, come ogni giorno, si era recata in ospedale per la consueta poppata, allontanandosi a piedi, nel mentre, in compagnia di un uomo con un porta enfant in direzione della metropolitana.
Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 10:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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