Ruby ter, Berlusconi assolto. «Non fu corruzione». Le falle dell'accusa

I pm avevano chiesto una condanna a sei anni e «la confisca degli immobili che servirono o furono destinati a commettere un reato»

Mercoledì 15 Febbraio 2023 di Claudia Guasco
Ruby ter, Berlusconi assolto dall'accusa di corruzione. Le motivazioni: «Il fatto non sussiste, olgettine andavano indagate»

Nessun patto del silenzio, né soldi in cambio di reticenza su ciò che avveniva nelle feste a villa San Martino. Due ore di camera di consiglio chiudono sei anni di processo Ruby ter: assolto «perché il fatto non sussiste» Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari, per il quale i pm avevano chiesto una condanna a 6 anni e la confisca di 10 milioni di euro. Assoluzione anche per Karima el Marough, la Ruby che appena maggiorenne frequentava Arcore, e per le altre venti giovani ex ospiti delle serate organizzate dal Cavaliere.

I VERBALI
Il leader di Forza Italia, sosteneva la Procura, da novembre 2011 e fino al 2015 avrebbe pagato le ragazze per mentire durante i processi Ruby e Ruby bis, raccontando di «cene eleganti».

L’ex premier si è sempre difeso spiegando che i soldi e le case erano semplici gesti di generosità nei loro confronti a indennizzo di vite rovinate dal clamore delle inchieste. E il collegio della settima sezione penale ha assolto tutti i 28 imputati, con una sentenza nella quale è determinate l’ordinanza emessa dagli stessi giudici a novembre 2021. Accogliendo l’eccezione depositata dal legale di Berlusconi, l’avvocato Federico Cecconi, hanno infatti dichiarato «inutilizzabili» i verbali di almeno 18 ex Olgettine, perché avrebbero dovuto essere già indagate dalla Procura da marzo 2012 e dunque sentite in aula con la garanzia dei testi assistiti da avvocati. Un errore scoperto dopo quasi dieci anni e a spiegarlo nel dettaglio è il presidente del Tribunale di Milano Fabio Roja, precisando che le giovani erano «sostanzialmente indagate di reato connesso» in base «agli indizi non equivoci a loro carico» su presunti versamenti. Perciò se le deposizioni in aula nei precedenti processi Ruby non potevano essere utilizzate nel Ruby ter per dimostrare che erano testimoni corrotti, ciò fa decadere le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nei loro confronti.

È la posizione di teste a far scattare la falsa testimonianza e non può esserci la corruzione in atti giudiziari senza pubblico ufficiale, qualifica propria del testimone. E così crolla il castello di accuse anche a carico del fondatore di FI, dal momento che l’imputazione «non può sussistere nemmeno nei confronti dell’ipotizzato corruttore, nel caso di specie Berlusconi». Un colpo di spugna che Karima el Marough, oggi trentenne, accoglie come una liberazione: «Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo. Ricomincia la mia nuova vita», dice. Ha assistito alla lettura della sentenza, poi ha stretto la mano al pm Luca Gaglio e al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha regalato il libro che ha appena pubblicato. «Ci tengo che sappia la storia dall’inizio. Questi anni per me sono stati un macigno - racconta - I mormorii della gente alle mie spalle, sedermi a tavola con persona amiche e accorgermi che, appena mi alzavo, parlavano di me. Per difendermi ho dovuto indossare una maschera». Il suo mutismo, stando agli elementi raccolti dalla Procura, sarebbe costato a Berlusconi 5 milioni di euro. «Tutto quello che ho raccontato è sempre stata la verità - afferma - Io di lui ho sempre parlato bene e non dell’uomo politico, ma della persona».

SOLIDARIETÀ
Prescritta e libera da un peso anche l’ex senatrice Maria Rosaria Rossi, con una richiesta di condanna a un anno e quattro mesi. «Nessuno potrà mai restituirci gli anni di ingiustizia subiti e di sofferenza nostra e di chi ci sta accanto - riflette guardando indietro - Oggi però è il momento del sollievo e della gioia, sono felice per me e soprattutto per il presidente Berlusconi». Un «saluto affettuoso» al Cavaliere arriva dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «L’assoluzione di Silvio Berlusconi è un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana». E solidarietà dal vicepremier e ministro Matteo Salvini: «Felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche».
 

Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 07:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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