Rosita Raffoni, suicida a 16 anni: «Umiliata e denigrata dai genitori»

Giovedì 13 Settembre 2018 di Simone Pierini
Rosita Raffoni, suicida a 16 anni: «Umiliata e denigrata dai genitori»
«Il maltrattamento emergeva a fronte di una mal intesa funzione genitoriale, svolta dai coniugi Raffoni sulla base di agiti ed omissioni disfunzionali che esponevano la figlia ad un contesto traumatico cronico, costellato da incertezze e frustrazioni, isolamento totale, umiliazioni e denigrazioni della dignità umana, negazione del ruolo di figlia e di appartenenza al nucleo familiare». Così la Corte d'Assise di Forlì nelle motivazioni in seguito alla sentenza di condanna dei genitori di Rosita Raffoni, suicida a 16 anni

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i coniugi Roberto Raffoni e Rosita Cenni sono stati condannati a 3 anni e 4 mesi di carcere per il reato di maltrattamenti e con le motivazioni si è chiuso così il processo di primo grado.

L'adolescente si uccise il 17 giugno 2014, lanciandosi dal tetto dell'istituto scolastico che frequentava, e lasciando in un messaggio video sul suo telefonino e in una lettera pesanti accuse sul comportamento dei genitori, tali dallo spingerla a farla finita.
 
Ultimo aggiornamento: 20:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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