Roma, terzo stupro in dieci giorni:
18enne violentata, fermati tre somali

Sabato 26 Febbraio 2011
L'ex ambasciata somala in via dei Villini
ROMA - Una ragazza italiana di 18 anni ha denunciato di essere stata stuprata da tre uomini stranieri all'interno di un edificio abbandonato dell'ex-ambasciata somala, in via dei Villini, a pochi passi da Porta Pia. La ragazza, intorno alle 23 di ieri sera, ha chiesto aiuto in strada a una passante che ha chiamato il 113. La giovane, in lacrime, seminuda e senza pantaloni, era in via Nomentana poco distante dal luogo del presunto stupro ed è stata trasportata all'ospedale Umberto I. I primi accertamenti avrebbero riscontrato segni compatibili con una violenza sessuale. La ragazza, che è stata dimessa, sul corpo aveva anche escoriazioni.



Tre uomini sono stati fermati dalla polizia di stato perchè considerati responsabili dello stupro di ieri sera. A quanto riferito da fonti di polizia sarebbero tre somali che si trovano ora negli uffici della Questura.



La 18enne era uscita di casa dopo una discussione con i genitori e nella zona della stazione Termini ha conosciuto un ragazzo di colore. I due avrebbero bevuto alcolici e insieme sarebbero andati nello stabile abbandonato. dove successivamente sarebbero arrivati gli altri due. Lì si sarebbe consumata la violenza.



Lo stupro di ieri sera è il terzo a Roma in una decina di giorni. Solo una settimana fa una studentessa spagnola di 23 anni aveva denunciato uno stupro in strada a Trinità dei Monti, poco distante da piazza di Spagna. La giovane aveva detto agli agenti di essere stata minacciata con un coltello da due giovani, forse italiani, che hanno abusato di lei dopo averla portata con forza tra due auto in sosta. Qualche giorno prima, invece, una turista statunitense di 27 anni, era stata aggredita e violentata da un romeno senza fissa dimora, poi arrestato, in una cabina elettrica a Villa Borghese.



Stamattina vertice in prefettura. Presenti tra gli altri il sindaco Gianni Alemanno, il prefetto Giuseppe Pecoraro, il questore Francesco Tagliente e il comandante provinciale dei carabinieri, Maurizio Mezzavilla. All'incontro sono presenti anche l'ambasciatore somalo in Italia, rappresentanti del ministero degli Esteri italiano, e il delegato alla sicurezza del sindaco, Giorgio Ciardi.



Alemanno: «Quel posto va chiuso, è una vergogna. E vanno espulse tutte le settanta persone che ci sono dentro e che non hanno fatto nulla mentre si commetteva una violenza sessuale efferata - ha detto il sindaco - O l'ambasciatore è in grado di riprendere il controllo di quel posto oppure va murato. Gli occupanti dell'ex ambasciata hanno la qualifica di rifugiati politici ma secondo l'ambasciatore somalo sono dei delinquenti, sono persone che hanno reati sulle spalle. L'ambasciatore somalo non ha certo un giudizio positivo sulle persone che hanno occupato l'edificio di via dei Villini. Delle centinaia di rifugiati che c'erano mesi fa, quelli che volevano lavorare sono stati quasi tutti collocati. Gli altri facevano traffici illegali e hanno continuato a farlo».



Il sindaco: episodi diversi, no a teoremi. La terza violenza ha caratteristiche diverse rispetto alle precedenti, dice Alemanno: «Negli altri casi si è trattato di aggressioni in strada. In questo caso si tratta di un edificio occupato e non è un problema di controllo del territorio. Non si può ricavare un teorema da tre episodi diversi». Il sindaco ha affermato che il problema dell'ex ambasciata somala, occupata da mesi da decine di rifugiati politici somali, non è stato risolto «anche per responsabilità politiche. Ci sono state diverse interrogazioni parlamentari (dell'opposizione di centrosinistra, ndr) che accusavano la polizia di brutalità» per lo sgombero del novembre scorso. Secondo Alemanno in questo modo si è creata nell'opinione pubblica una lettura del caso che ha impedito di risolvere la situazione prima dell'episodio della scorsa notte.



L'edificio in via dei Villini «era stato sgomberato il 12 novembre 2010 e riconsegnato all'ambasciatore di Somalia», ha detto Ciardi. In quell'occasione furono allontanati circa 120 immigrati somali, rifugiati o richiedenti asilo. Lo sgombero avvenne durante una operazione antidroga: due pusher avevano infatti trovato rifugio all'interno della struttura. «Da allora, comunque, la residenza è rimasta vuota dando, così, la possibilità ai vecchi occupanti di riprenderne possesso», precisa Ciardi.



Pd: Roma capitale degli stupri. «A Roma siamo alla terza violenza sessuale in dieci giorni - sottolinea il segretario del Pd di Roma, Marco Miccoli - E' ormai la Capitale degli stupri. Un triste e agghiacciante record che testimonia il fallimento totale, anche sul versante sicurezza, della gestione Alemanno, il peggior sindaco che questa città abbia mai avuto. Fra l'altro il degrado nell'ex ambasciata somala era stato denunciato al sindaco proprio poco tempo fa da numerose associazioni e comitati di cittadini. Ma il sindaco, che ha dimenticato quanto sulla sicurezza aveva clamorosamente e demagogicamente promesso durante la sua campagna elettorale, ormai pensa solo alle Olimpiadi. E non è intervenuto. Perché della gestione quotidiana di Roma Alemanno se ne disinteressa completamente. E i risultati negativi si vedono ampiamente. Roma crolla a pezzi, è sporca, sempre meno sicura, con tasse record e disoccupazione galoppante».



Pdl: deriva pericolosissima, ma niente strumentalizzazioni. «Roma non è e non sarà mai una città pericolosa per le donne. Occorre reagire e moblitarci tutti per frenare una deriva pericolosissima che potrebbe stravolgere l'immagine pacifica e serena della Capitale» dice Giancarlo Miele, presidente della commissione Turismo della Regione Lazio. «Sarebbe però estremamente dannoso e fuorviante - dice Miele - strumentalizzare certi episodi ai fini della polemica politica, che non avrebbe alcuna giustificazione, visti i risultati complessivamente positivi raggiunti a Roma nella lotta alla criminalità e nella riduzione del numero dei reati».



Storace: Alemanno si occupi della sicurezza della città. «Per Alemanno l'ossessione è una sinistra che lo vuole morto. E inutile l'inseguimento sulle Olimpiadi... Farebbe meglio a occuparsi della sicurezza, ma sembra avere il terrore di una svolta netta, di destra. Il problema non è quanti assessorati deve avere la Capitale, ma chi garantisce sicurezza in città», dichiara il segretario de La Destra.



Donne Pd: 2 marzo fiaccolata in Campidoglio. «Nell'esprimere la nostra solidarietà alla giovane ragazza che stanotte è stata vittima di violenza, non possiamo non dirci preoccupate per quello che sta succedendo a Roma in questi giorni. L'escalation della violenza a cui assistiamo da settimane, che purtroppo vede il sindaco e la sua giunta immobili, getta un'ombra cupa sulla città - dichiarano Micaela Campana, Valentina Grippo, Emanuela Droghei, Stefania Giunti, Sabrina Alfonsi, Estella Marino e Lucia Zabatta dell'Esecutivo Romano del Partito Democratico - Questi terribili fatti dimostrano che una città come Roma non si governa con gli slogan o con eventi mediatici, ma con misure concrete. Il sindaco Alemanno spieghi alle donne di questa città cosa pensa di fare per la loro sicurezza. Il Pd Roma organizzerà una fiaccolata sulle scale del Campidoglio mercoledì 2 marzo alle 19. Per far sentire alla città che noi ci siamo, ma soprattutto per chiedere al sindaco di impegnarsi concretamente perché Roma torni ad essere una città nella quale le donne, dal centro alla periferia, si sentano sicure».
Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 22:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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