Lascia quattro bambini e il marito in carcere. È stata trovata impiccata in un campo di Torino, oggi, Giuliana Sulejmanovic, 28 anni, la moglie di Serif Seferovic, il ventenne bosniaco accusato di aver partecipato al rogo di Centocelle costato la vita a Francesca, Angelica e Elisabeth Halilovic, 4, 8 e 20 anni, le sorelle rom arse vive una notte di maggio 2017.
Seferovic, accusato di omicidio plurimo, sta scontando una pena a 30 anni per la partecipazione al raid assassino, anche se non ha lanciato la molotov artigianale contro il camper dove le tre sorelle dormivano coi genitori e altri otto fratelli. Sarebbe stato invece il fratello Johnson, allora sedicenne, mentre il fratello maggiore, Renato, guidava il furgone usato per il blitz. Johnson, che ha confessato il lancio dell'ordigno, e Renato, mente dell'attentato, però subito dopo la missione mortale erano scappati in Bosnia, temendo ritorsioni da parte della famiglia Halilovic stremata dai lutti. E, nonostante i solleciti per l'estradizione, il Paese di origine ha sempre respinto le richieste italiane.