Roma, choc sulla metro A: «La scala mobile ci è crollata davanti»

Lunedì 10 Febbraio 2020 di Fabio Rossi
Roma, choc sulla metro A: «La scala mobile ci è crollata davanti»

Un «forte rumore» e poi il gradino della scala mobile «sprofondato davanti ai miei occhi». Ha avuto paura Lidia Grieco, inconsapevole passeggera che ieri stava entrando nella stazione della metropolitana di Furio Camillo - sulla disgraziatissima linea A - quando si è trovata di fronte al cedimento di uno degli impianti che permettono di scendere fino alle banchine della fermata: per fortuna non ci sono stati feriti. 

Odissea sulla metro A, uno stop ogni 4 giorni: Cornelia riapre a Pasqua
 

 

«Ero insieme ad altre persone che ci accingevano a prendere la metro - racconta la donna - quando è avvenuto il cedimento: ho avuto paura, poi ho avvisato io stessa il personale presente nella stazione, che ha chiuso la scala». L'impianto è stato immediatamente transennato, mentre la fermata (che dispone di altre scale mobili) è rimasta aperta. Sul posto è arrivata anche una volante della polizia, per verificare l'accaduto. Toccherà ora all'Atac verificare l'entità del guasto e riparare l'impianto, sperando che i tempi per la riattivazione non siano troppo lunghi.

I GUASTI
Furio Camillo, peraltro, non è nuova a problemi di questo tipo, negli ultimi tempi. Martedì 28 gennaio la stazione è stata chiusa per circa un'ora, insieme a Re di Roma, a causa di un guasto tecnico, poi risolto, che riguardava proprio le scale mobili. Uno degli impianti della fermata di via Appia Nuova, non quello che ha ceduto ieri, nei giorni scorsi aveva peraltro superato positivamente una verifica di controllo.

Ma la situazione generale delle scale di accesso della linea A, a quanto pare, non permette di dormire sonni tranquilli. Andando più indietro nel tempo, a ottobre la fermata aveva chiuso per alcune ore a causa di un disguido tecnico legato sempre a questo tipo di impianti. Già nello scorso aprile, sempre a Furio Camillo, erano andati fuori servizio gli ascensori e tutte le scale mobili, sia in salita che in discesa, fino a che non ci fu la riattivazione in serata, e altri problemi del genere si erano registrati anche nei mesi precedenti. Una vera odissea quotidiana, per i viaggiatori in transito all'interno della stazione.

Soltanto dall'inizio del 2020, l'Atac ha dovuto chiudere ben nove volte almeno una stazione della malandata linea A. Uno stop ogni quattro giorni, in pratica, senza contare le fermate off-limits per più tempo (su tutti piazza della Repubblica e Barberini), colpa delle rampe di metallo che restano da aggiustare. Lo scalo di Cornelia, chiuso dal 30 dicembre, rimarrà coi cancelli sbarrati fino ad aprile: riaprirà per Pasqua, sempre che non saltino fuori altri intoppi.
I precedenti non incoraggiano: Barberini, tra collaudi flop e lavori da rifare, è rimasta chiusa per undici mesi e ha riaperto martedì scorso, solo in uscita.
Senza contare le lunghissime chiusure dello scorso anno: da piazza della Repubblica - ferma per otto mesi dopo l'incidente che aveva provocato diversi feriti tra i tifosi russi del Cska Mosca - a piazza di Spagna, ferma «per precauzione» tutta la scorsa primavera. Con i relativi disagi per gli utenti e i danni economici per i commercianti delle zone interessate, pronti a chiedere i danni al Campidoglio.

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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