Anziano legato per due giorni a una sedia e seviziato, i vicini lo salvano da morte certa

Mercoledì 10 Luglio 2019 di Marco De Risi
Anziano legato per due giorni a una sedia e seviziato, i vicini lo salvano da morte certa
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Se non fosse riuscito a liberarsi dal bavaglio sarebbe morto. Orrore a Nomentano. Un anziano di 85 anni è stato rapinato di pochi soldi e seviziato solo per il gusto di farlo. L'uomo, considerata l'età e le sue precarie condizioni di salute, sarebbe morto se i vicini non avessero sentito i suoi lamenti. Per quasi due giorni è rimasto impotente legato ed imbavagliato su una sedia preda di un carnefice che l'ha torturato e picchiato per rapinarlo.

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Si ricerca una donna. Il tentato omicidio dai risvolti agghiaccianti è accaduto qualche giorno fa in un'abitazione di via Val d'Ala, a ridosso del Parco delle Valli e di via Conca d'Oro. L'anziano viveva in una casa con un'inquilina, una donna straniera, che risulta irreperibile. Sono gli agenti del commissariato Fidene Serpenatara ad indagare giorno e notte sul brutale tentato omicidio.

I TESTIMONI
«Non ho creduto ai miei occhi - racconta un vicino -. Io ed altri abbiamo sentito dei lamenti, abbiamo chiamato la polizia che si è arrivata con i pompieri ed è entrata dentro l'abitazione. Ho visto l'anziano che era legato ad una sedia, sporco di sangue e respirava a fatica». L'uomo è stato portato su un'ambulanza all'ospedale Sandro Pertini. Presenta un trauma cranico, alcune costole fratturate e segni di sevizie. La prognosi si aggira sui 50 giorni.

L'aggressore ha preso una piccola somma di soldi alla vittima ma ha agito come uno psicopatico, con un gusto sadico di fare male. I poliziotti di Fidene stanno lavorando su varie piste. Hanno ascoltato i vicini, ricostruito una serie di situazioni. Fra il quadro investigativo c'è un tassello rimasto vuoto: quello della coinquilina straniera che attualmente non si trova. Per i poliziotti non è semplice: non conoscono la sua identità. Ma gli investigatori, che già in passato hanno risolto veri e propri enigmi, sono tesi a darle la caccia.

La donna che non si trova potrebbe essere lei l'aguzzina sadica dell'anziano.

Gli inquirenti stanno seguendo varie tracce. Una è quella d'individuare i conoscenti della fuggitiva in modo da farle terra bruciata fino a metterle le manette. Sembra che l'anziano ridotto in fin di vita sia riuscito a dire qualche frase ed avrebbe fatto capire con un cenno della la testa che effettivamente a massacrarlo e legarlo possa essere stata la donna. «Conoscevo quell'anziano - commenta una residente di via Val d'Ala - Non era una persona ricca, tutt'altro. Solo un pazzo può averlo ridotto in quel modo. I soldi c'entrano poco, chi l'ha conciato così è un sadico che va fermato al più presto». Gli agenti di Fidene, seguono una pista: il colpevole ha le ore contate.

Ultimo aggiornamento: 12:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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