Dramma in mare. Un rimorchiatore è affondato al largo delle coste pugliesi, a 50 miglia dalla costa di Bari, forse in acque croate.
Le indagini: Procura indaga per naufragio e omicidio
La Procura di Bari ha aperto un fascicolo con le ipotesi di reato di naufragio e omicidio colposo con riferimento al rimorchiatore affondato nella notte a cinquanta miglia dalle coste baresi, in acque internazionali. L'indagine, delegata alla Capitaneria di Porto, è coordinata dal procuratore Roberto Rossi con la sostituta di turno Luisiana Di Vittorio. Dei sei componenti dell'equipaggio a bordo al momento risulta sopravvissuto solo il comandante, ricoverato all'ospedale Di Venere a Bari.
Il viaggio da Ancona a Durazzo
Il rimorchiatore era partito da Ancona ed era diretto in Albania, a Durazzo, dove avrebbe dovuto rimorchiare un pontone. Al momento dell'affondamento, le cui cause ancora non si conoscono, si è sganciato il cavo di rimorchio e il pontone si trova ora alla deriva al largo di Bari. «Da questa notte - fa sapere la Capitaneria di Porto - i familiari dell'equipaggio del rimorchiatore sono assistiti presso gli Uffici della Direzione Marittima».
Il segnale di allarme
Nella serata di ieri, infatti, la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma ha ricevuto un segnale di allarme cospas-sarsat dal quale si è appreso che un rimorchiatore di bandiera italiana - il Franco P, impegnato nel rimorchio di un pontone nella tratta Ancona-Durazzo - stava affondando a 53 miglia al traverso del porto di Bari, al limite tra le acque di responsabilità SAR italiane e croate. Immediatamente è stata attivata la macchina dei soccorsi con l’invio di mezzi SAR e messaggi di allerta diretti a tutte le navi presenti in zona allo scopo di farle dirigere sul punto dell’affondamento.