Figli uccisi a Rebibbia, la detenuta: «Sono una buona mamma, li volevo proteggere dalla mafia»

Venerdì 21 Settembre 2018
Uccide i due figlioletti a Rebibbia: «Li volevo proteggere dalla mafia»

«Sono una buona madre, sono consapevole di quello che ho fatto. Volevo liberare i miei figli, avevo paura della mafia e li volevo proteggere. Ero impaurita dalle cose che leggevo sui giornali». Così Alice Sebesta, la detenuta di 33 anni accusata del dupliceomicidio dei figli, da lei scaraventati sulle scale del reparto nido del carcere di Rebibbia, durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto davanti al gip Antonella Minunni che al termine dell'atto istruttorio ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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La donna, difesa dall'avvocato Andrea Palmiero, nel corso dell'interrogatorio svolto nel reparto di psichiatria dell'ospedale Sandro Pertini ha ricostruito quanto avvenuto. «Nei giorni successivi al suo arresto - spiega l'avvocato - ho presentato una istanza al gip per ottenere gli arresti domiciliari.

Avevo trovato anche un alloggio per Alice e i suoi figli. Il giudice però ha respinto la mia richiesta ritenendo che non ci fossero elementi nuovi per potere concedere la scarcerazione».

Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 08:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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