Ragazzo morto dissanguato
«I soccorsi arrivati dopo 50 minuti»

Mercoledì 14 Luglio 2021 di Massimiliano Camilletti
isola polvese
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PERUGIA Quasi un’ora.

Tanto ha dovuto attendere l’arrivo dei soccorsi il 19enne di Bevagna che domenica è rimasto ferito mortalmente in un bagno dell'isola Polvese. A denunciarlo è Sabina Morelli che si è trovata, insieme ad un gruppo di amici, ad assistere alla tragedia. “Erano le 17 - racconta - quando, preso atto della drammaticità della situazione, abbiamo chiamato il 118. C’è un ragazzo riverso in una pozza di sangue abbiamo detto all’operatore che ha risposto al telefono. Ci ha assicurato che in otto minuti sarebbe arrivato il motoscafo ed entro quindici l’elicottero. Alle 17.30 però non era ancora arrivato nessuno. A quel punto abbiamo effettuato una nuova richiesta di soccorso al 118 e soltanto alle 17.50 sono arrivati, insieme, elicottero e motoscafo”. Nel frattempo alcuni amici di Sabina, insieme a due operatori sanitari che erano in visita nell’isola per trascorrervi una tranquilla domenica, hanno fatto tutto quello che era nelle loro possibilità per cercare di arrestare la perdita di sangue che fluiva abbondante dalla parte inferiore della coscia e scongiurare la morte del ragazzo. “Abbiamo trovato una piccola fune in una barca e l’abbiamo usata come fosse un laccio emostatico, gli abbiamo praticato il massaggio cardiaco, abbiamo provato a tenerlo sveglio in tutti i modi. Cinque minuti prima che i soccorsi arrivassero è però svenuto”. Il giovane, B.P. le sue iniziali, è morto in ospedale nella notte tra domenica e lunedì. La tragica notizia è stata confermata direttamente dall’ospedale di Perugia, dove il giovane era stato trasportato in elisoccorso in condizioni definite subito molto gravi dal personale del Pronto soccorso. “È pazzesco – conclude Sabina – che in una domenica di luglio non ci sia un pronto intervento che parta magari da San Feliciano. L’ambulanza è partita da Perugia, mentre l’elicottero da Ancona. Nell’isola dovrebbe esserci un medico fisso almeno nei giorni di punta”. Il ragazzo era in compagnia della madre e di alcuni familiari quando, nel pomeriggio, si è allontanato per recarsi al bagno. Di lì a poco le sue urla di aiuto hanno drammaticamente spezzato quella che doveva essere una tranquilla giornata d’estate. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri, il lavandino ha ceduto e lo ha ferito ad una gamba, recidendo in parte l'arteria femorale. Una tragica fatalità la cui esatta dinamica è in fase di approfondimento. La situazione s'è fatta sempre più grave e, quando l'elicottero è arrivato, medici e infermieri a bordo hanno provato a stabilizzare la situazione. È scattato, quindi, il trasferimento d'urgenza all'ospedale Santa Maria della misericordia di Perugia dove il 19enne è arrivato in condizioni apparse subito disperate. La situazione è irreversibilmente precipitata nella notte tra domenica e lunedì. Il ragazzo non ce l'ha fatta ed è morto. L'emorragia è stata purtroppo copiosa e letale.

Ultimo aggiornamento: 11:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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