L'ordinanza di custodia cautelare per la brutale aggressione di una ragazza all'interno della palestra Audacia di Portanuova, lo ha raggiunto in carcere, dove nel frattempo è finito per una storia di anabolizzanti, cocaina e possesso di una pistola. Tutta roba saltata fuori nel corso di una perquisizione alla quale Edmond Xhafa, 48 anni, nome d'arte Edi, è stato sottoposto nel corso delle indagini dei carabinieri di Pescara.
L'accusa contenuta nel provvedimento del gip Nicola Colantoni, su richiesta del pm Benedetta Salvatore, è atti persecutori.
Il 27 luglio il giorno della follia. Lei era in palestra ad allenarsi, come accadeva spesso. È stata prima centrata da un forte pugno al viso, che l'ha fatta cadere a terra. Poi Edmond Xhafa l'ha rialzata tirandola per i capelli e l'ha colpita ancora, prima con un pugno in testa e poi con un calcio al braccio e uno sulle gambe, aiutandosi anche con una bara di ferro, utilizzata per gli esercizi dei muscoli dorsali.