Napoli, ragazza morta sulla nave greca: giallo sulla malattia. «Non è Covid», ricoverati due marinai

La cadetta diciannovenne presentava eruzioni emorragiche e setticemia

Venerdì 26 Agosto 2022 di Paolo Barbuto
Napoli, ragazza morta sulla nave greca: giallo sulla malattia. «Non è Covid», ricoverati anche altri due marinai
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Una cadetta diciannovenne dell’accademia navale di Grecia, Thalia Kordambalou, è morta in ospedale a Napoli dopo due giorni di agonia. Ancora ufficialmente ignote le cause del decesso della giovane imbarcata sulla “Prometheus”, la più grande nave da guerra della flotta greca.

Le autorità sanitarie hanno posto in quarantena la nave ormeggiata al porto di Napoli: altri due marinai sono ricoverati, in condizioni giudicate per ora non preoccupanti, nello stesso ospedale dove la giovanissima cadetta è deceduta, il Cotugno. Si tratta del nosocomio partenopeo dove vengono curate le malattie infettive che è stato, ed è ancora, in prima linea per l’emergenza Covid-19.

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Il giallo

Secondo le ultime indiscrezioni, la ragazza sarebbe risultata negativa al tampone per il coronavirus sia quando è stata ricoverata d’urgenza, sia nel corso degli esami post mortem: sono in corso, dunque, accurate analisi per capire le cause del decesso, anche se le autorità sanitarie portuali chiedono di lanciare un appello «non c’è motivo di preoccupazione.

Non si tratta di un virus misterioso né letale».

L’allerta è scattata martedì mattina. La nave Prometheus aveva fissato gli ormeggi qualche ora prima per la tappa napoletana della scuola estiva dell’accademia navale. È stato chiesto l’intervento urgente di un’ambulanza per un membro dell’equipaggio che era in condizioni preoccupanti. Solo quando è giunta la richiesta di soccorso la Capitaneria di Porto ha avuto contezza dell’emergenza e ha chiesto chiarimenti all’Usmaf, la struttura di sorveglianza sanitaria alla quale deve rivolgersi qualsiasi nave stia per attraccare con una persona malata a bordo. «Da parte del vascello da guerra greco, però - riferiscono dall’Usmaf - non c’era stato nessun avviso di emergenza sanitaria, per cui l’intervento è scattato solo quando la giovane cadetta è stata trasportata in ospedale».

Il ricovero e la morte

La giovane Thalia Kordambalou è stata inizialmente ricoverata all’Ospedale del Mare poi, quando le condizioni si sono aggravate, è stata trasferita al Cotugno specializzato in malattie infettive. La cadetta diciannovenne presentava eruzioni emorragiche e setticemia, le sue condizioni si sono rapidamente aggravate e non è valso a nulla il trasferimento in terapia intensiva. È spirata nelle prime ore del mattino di ieri. 

Nel frattempo sono scattate le procedure di allarme al porto. Due medici dell’Usmaf sono saliti a bordo della Prometheus, si sono confrontati con il medico di bordo, hanno appurato che anche altri due marinai erano ammalati e hanno chiesto che venissero ricoverati, poi hanno ufficialmente messo in quarantena la nave greca imponendo l’esposizione della bandiera gialla. Non esistono certezze sulla malattia che ha causato il decesso della cadetta e dei suoi due colleghi, non può essere permesso a nessun membro dell’equipaggio di scendere dalla nave. 

Le indagini

Ieri in prefettura s’è tenuta una riunione speciale sull’argomento alla quale hanno partecipato rappresentanti del mondo sanitario (Usmaf, Asl, Cotugno), la Capitaneria di Porto e rappresentanti delle forze dell’ordine: sono stati stabiliti turni di guardia al molo d’attracco della nave per verificare il rispetto della quarantena, è stato chiesto ai rappresentanti del mondo della sanità di scoprire al più presto i motivi della morte della diciannovenne.

Nella ricerca di una possibile causa della morte della ragazza sono state passate al vaglio le ultime ore vissute dalla cadetta prima della malattia. Attualmente l’attenzione è concentrata su una tavolata di cadetti nell’ultima tappa prima di Napoli, quella di La Goulet in Tunisia. Si ipotizza che la giovane abbia potuto ingerire cibo avvelenato ed aver subito un avvelenamento che potrebbe averla condotta alla morte. Anche gli atri due marinai ricoverati avrebbero partecipato allo stesso banchetto. 

Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 11:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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