Ivrea, ragazza muore impiccata al cancello di casa: tentava di scavalcare, era senza chiavi

Domenica 3 Novembre 2019
Ivrea, ragazza muore impiccata al cancello di casa: tentava di scavalcare, era senza chiavi
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Senza chiavi di casa, ha scavalcato il cancello per non svegliare i familiari nel cuore della notte. Una premura costata la vita a Erika Russo Testagrossa, 18 anni appena, morta appesa alla cancellata, il collo del maglioncino impigliato alla recinzione metallica. La tragedia a Loranzè, piccolo centro a due passi da Ivrea.

Ad accorgersene, questa mattina, è stata la sorella, che ora non si dà pace per quanto accaduto. Iscritta all'ultimo anno dell'Alberghiero, Erika aveva compiuto 18 anni lo scorso 30 aprile. 

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Una ragazza «solare e gentile», la descrivono il padre Mauro e la mamma Tiziana, la voce rotta dal pianto. «Buon viaggio cara nostra Erika. Il tuo ricordo vivrà per sempre nei nostri cuori», la ricorda la scuola attraverso sui social. È notte quando Erika torna a casa, una villetta in via Canton Prelle. Ad accompagnarla in auto, dopo la festa dei nati nel 2001 alla discoteca Shake di Ivrea, è l'amica Giada. Ridono, la musica della radio che riempie l'abitacolo. L'ultimo saluto è un cenno della mano a distanza. Erika cerca le chiavi nella borsetta, fruga nelle tasche, ma non le trova. Per non disturbare la sorella maggiore, Anna, con cui condivide uno dei due appartamenti della villetta, decide di scavalcare. E resta con la maglia impigliata al cancello.

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Cerca di liberarsi, forse prova anche a chiedere aiuto, ma è tardi e in giro non c'è più nessuno. La scena che la sorella Anna si trova di fronte, quando intorno alle 9 si accorge che Erika non è nel suo letto, è terribile. La 18enne è impiccata al cancello e i sanitari del 118, arrivati dopo l'allarme, non possono far altro che constatarne il decesso. I carabinieri della compagnia di Ivrea effettuano tutti i rilievi del caso, insieme al medico legale, e la dinamica dell'incidente, per quanto possa sembrare surreale, viene confermata. Il corpo è stato trasferito alla medicina legale di Strambino, a disposizione della procura di Ivrea. Sarà l'autopsia a stabilire l'ora esatta del decesso. 
 
 

L'intera comunità di Loranzè è sconvolta per la tragedia. «Non ci sono parole per descrivere un dolore così grande», scrive un amico sui social, dove Erika compare sorridente e felice, la foto del tatuaggio sulla spalla sinistra, le immagini con le amiche, il bacio al suo cane. «Ci sono le persone belle e le belle persone. Le prime di solito non servono a niente, le seconde, invece, bisogna tenersele strette», è la citazione di Charlie Chaplin con cui commenta un breve video in cui sorride ed annuisce. L'ultimo video su Instagram è proprio di ieri sera. Si vede l'amica Giada, si sentono le sue risate e quelle delle amiche, ignare come lei della tragedia imminente.​

Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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