Prostitute uccise a Roma, le paure in una casa chiusa di Prati. Lucia e le altre: «Riprendiamo tutti, l’assassino è libero»

«A nessuno diamo l’indirizzo preciso e all’ingresso abbiamo le telecamere»

Sabato 19 Novembre 2022 di Mauro Evangelisti
Le paure in una casa chiusa di Prati, cam usata come arma. Lucia: «Riprendiamo tutti, l assassino è libero»

«Lo vedi? Il telefono non vibra più come qualche giorno fa. Arrivano meno chiamate. C’è paura tra le ragazze, ma anche i clienti stanno diminuendo dopo che è uscita la notizia del serial killer». No, non è business as usual nel circuito degli appartamenti in cui le ragazze aspettano i clienti. Il mantra è quello del tantra. Un tempo era il massaggio thai la formula magica negli annunci per promettere un incontro sessuale. Oggi è un fiorire di rituali tantrici, in cui è nuda la ragazza ed è nudo il cliente. E l’happy ending viene da sé e in realtà è insito nella filosofia del tantra. Anche per questo nessuna delle ragazze si riconosce nella parola prostituzione. Lucia, 30 anni, arrivata dall’Ecuador un decennio fa, spunta da un elegante appartamento in Prati, non lontano dalle due scene del crimine.

Ti accoglie in pantaloni attillati e canottiera. Filiforme, non volgare, ma il particolare che colpisce maggiormente quando apre la porta fa tornare prepotentemente alla mente una popolarissima vecchia telenovela colombiana, “Sin tetas no hay paraíso”. «Mauro, quando pensi di passare?» aveva chiesto mezz’ora prima, rispondendo al numero di telefono pubblicato su un sito di annunci.

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CACCIA AL TESORO

Da quel momento, in nome del livello di sicurezza che le ragazze hanno innalzato dopo che sono state uccise tre prostitute, inizia un percorso a ostacoli. «Allora, la via è...», «ok, ma il numero civico?», «quello te lo dico quando arrivi, chiamami quando sei qui vicino». Secondo step: sei sulla strada, chiami, ti dice il numero civico, entri nel portone, percorri il lungo corridoio di marmo, poi ti dice, sempre per telefono, a quale appartamento presentarti. Ti scruta dallo spioncino e ci sono anche delle telecamere che registrano. Se hai un aspetto poco promettente, non entri. Livello superato. Lucia ti fa entrare, ti porta in una stanza pulita e indianeggiante, con tappeti anche sul soffitto con simboli che dovrebbero richiamare il tantra. Musica soffusa. Un futon il cui ruolo è ovvio. «Il massaggio tantrico costa 100 euro, sono nuda io, sei nudo tu. Se poi hai richieste particolari, sono 150 euro. Però decidi tu. Togliti i vestiti». In realtà togliamo la maschera. «Sono un giornalista». Solo allora scopri che le misure di sicurezza sono anche altre. Nell’appartamento Lucia non è sola, ci sono altre ragazze pronte a intervenire se qualcuno si comporta male. «Guarda - racconta - il timore perché c’è un serial killer libero in giro esiste. Noi però prendiamo le nostre precauzioni. Prima di tutto alle chiamate con numero anonimo non rispondiamo, mai. Se qualcuno si dimostra maleducato o aggressivo, gli diciamo di calmarsi. Se non lo fa, lo mandiamo via. Negli ultimi mesi solo una volta un ragazzo si è dimostrato troppo arrogante. Lo abbiamo messo al suo posto e ha capito. Inoltre, se vedi il mio telefonino e quello delle mie amiche, c’è una lista lunghissima di numeri bloccati. Chi si è comportato male, non può chiamarci più».

 

LIVELLO

Però il rischio esiste sempre. «Sì, ma anche se vado in discoteca o sull’autobus. Sai cosa penso? Queste tre donne, le due cinesi e la colombiana, poverine, erano diciamo di un livello più basso di quello che solitamente si trova a Prati. Da noi, ad esempio, vengono professionisti, politici, persone importanti. Non ti direi mai il nome. E sono tutti molto educati. A volte parlano e basta, qualcuno ha bisogno di essere ascoltato, c’è chi si mette a piangere. Temo che sia la signora colombiana sia le due signore cinesi, ricevessero chiunque, anche senza il filtro del telefono. Forse nei tabulati non troveranno le tracce della chiamata di quel bastardo. Da me non verresti mai presentandoti senza appuntamento». Posso scrivere il nome Lucia? «Fuori di qui non mi chiamo Lucia. Tutte noi ragazze in fondo abbiamo una vita di riserva. Qui sono Lucia, la ragazza che ti offre di rilassarti e conoscere te stesso con il massaggio tantrico. Fuori ho il mio vero nome, che non ti dico, il mio compagno, i problemi, le bollette, le vacanze, le telefonate con la mia famiglia in Ecuador. Due vite, due nomi».

Ultimo aggiornamento: 15:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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