Pozzuoli, video hard, l'alibi dell'autore: «Il filmato è stato rubato»

Martedì 27 Settembre 2016 di Alessandro Napolitano
Pozzuoli, video hard, l'alibi dell'autore: «Il filmato è stato rubato»

Ha denunciato l'intromissione abusiva nel suo cellulare, lo stesso con il quale aveva girato il video hard poi diventato virale e finito a migliaia di utenti tramite Whatsapp. A sporgere denuncia, giovedì scorso, è stato l'uomo che compare nel filmato assieme alla studentessa 19enne, il quale ha dichiarato di aver subito un vero e proprio furto. Non sarebbe dunque opera sua la divulgazione del file, conosciuto e condiviso ormai da mezza città. Città nella quale vivono entrambi i protagonisti della clip. Lei, però, pare non la frequenti più dopo il caso scoppiato nei giorni scorsi. Idem per la scuola alla quale è iscritta, dove la ragazza non si sarebbe presentata negli ultimi tre giorni.

Al momento le denunce restano due. La prima risale a sabato scorso, presentata dalla blogger Selvaggia Lucarelli alla polizia postale di Milano. La giornalista ha consegnato tutto il materiale in suo possesso, tra cui lo screenshot (e cioè la foto dello schermo) tratto dal post di un giovane che aveva commentato pubblicamente su Facebook il video incriminato con parole forti che avevano fatto infuriare la stessa Lucarelli. L'altra denuncia, però, risale a due giorni prima, quando il caso non aveva ancora raggiunto tanto clamore. La stessa che come detto, è stata sporta giovedì dal giovane protagonista maschile del video porno. L'ha presentata al commissariato di polizia di Pozzuoli. La Procura ha delegato gli agenti degli uffici di piazza Italo Balbo a svolgere le indagini sul caso.

Della denuncia della ragazza, pare non ci sia traccia. La polizia postale di Milano ha inviato tutto il materiale ai colleghi puteolani. Intanto, secondo quanto dichiarato da Selvaggia Lucarelli su Facebook, il filmato sarebbe finito sul web già da qualche giorno, pubblicato su alcuni siti porno. In pratica, lo stesso destino toccato al video che aveva come protagonista Tiziana Cantone. «I link non sono stati rimossi e dubito che accadrà qualcosa visto che sono su piattaforme estere - spiega Selvaggia Lucarelli sulla bacheca Facebook. Ma la giornalista ha censurato anche le recenti dichiarazioni del giovane che aveva schernito su Facebook la ragazza protagonista del video. «Non si è detto pentito di quanto ha fatto e ha sostenuto di essere lui la vittima di linciaggio mediatico», ha chiosato la giornalista. Parole che, attacca la blogger, «sono il sunto esatto di quello che significa utilizzare i social network come fossero una pistola senza sicura». Le pallottole a disposizione sembrano essere infinite. I cas di Pozzuoli e di Tiziana Cantone pare siano soltanto la punta di un gigantesco iceberg. «Stanno arrivando le prime segnalazioni e, purtroppo, confermano che il fenomeno dei video hot che finiscono su Whatsapp o peggio ancora in rete è in continua crescita e, dietro, spesso, ci sono anche vere e proprie estorsioni ai danni delle protagoniste - spiegano Francesco Borrelli e Gianni Simioli a La Radiazza, tra i primi a denunciare in diretta il caso - è un'ulteriore prova del degrado in cui siamo finiti e che bisogna mettere in campo tutti gli strumenti possibili per evitare che la gogna mediatica faccia altre vittime».

Nei prossimi giorni potrebbe essere sentito anche il ragazzo attaccato da Selvaggia Lucarelli.

Ma le indagini mirano in questo momento a far luce sull'esatta dinamica dei fatti. Si tenterà di individuare il momento preciso in cui il video hot è venuto fuori dal telefonino per la prima volta. E si cercherà di coomprendere se davvero ci sia stata un'intromissione non autorizzata nel cellulare di chi l'ha girato, Di lei, della ragazza, per ora nessuna traccia. Non solo nelle strade della città, ma anche negli stessi social ai quali era iscritta. Per lei sono forse diventati una pistola puntata alla tempia.

Ultimo aggiornamento: 19:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci