Ostia, il giornalista aggredito Daniele Piervincenzi: «Nessuna gioia per il fermo di Spada, anzi, c'è un po' di ipocrisia»

Giovedì 9 Novembre 2017
Ostia, il giornalista aggredito Daniele Piervincenzi: «Nessuna gioia per il fermo di Spada, anzi, c'è un po' di ipocrisia»
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«Eravamo lì a fare domande banali, a chiedere banalmente di politica. Volevo capire perché in quel luogo, difficile, CasaPound avesse preso il 18% risultato incredibile. Lo stavo chiedendo a Roberto Spada, e lui sembrava disponibile a concedere un'intervista, rispondeva».

È così che Daniele Piervincenzi che con l'operatore Edoardo Anselmi è stato aggredito mentre stavano realizzando un servizio per il programma Nemo di Rai2. «Ho capito subito che mi aveva rotto il naso - racconta Piervincenzi - ma ho avuto paura quando ho visto colpire Edoardo. Vedere l'aggressione di una persona amica mi ha fatto veramente effetto». «L'arresto di Spada - aggiunge - non mi fa nessun effetto, anzi ci vedo anche un po' di ipocrisia: è stato arrestato perché ha aggredito un giornalista, ma lì si spaccano nasi tutti i giorni».

A La vita in diretta Piervincenzi racconta quello che è successo l'altro ieri. «Io non ho avuto modo di capire chi fosse il figlio di Spada, come dice lui, ho visto solo in lontananza dei pugili che si allenavamo e lui sembrava disponibile. L'aggressione proprio non me l'aspettavo», continua Piervincenzi. «Edoardo Anselmi - dice - ha avuto il trauma cranico per difendere la telecamera: è stato aggredito dal guardaspalle di Spada, lui ha preso tanti colpi e ha continuato a girare. Io ho capito subito che mi aveva rotto il naso. Per comodità volevamo andare all'Ospedale Grassi ma non ce la siamo sentita di rimanere ad Ostia. Il decimo municipio è una città, il Grassi si trova in una zona delicata».

«Il nostro intento - dice ancora - era di raccontare le anime vere di questa città, volevamo raccontare la Ostia vera.
Non pensavo di mettermi in pericolo, veramente non me lo aspettavo. L'avevo pensato in Campania o in Calabria, ma sono romano e non mi aspettavo questi metodi che ricordano la mafia a Roma. Sarà che sono romano ma non me lo aspettavo». «È un vero peccato vedere l'imbarbarimento della città dopo che la macchia della mafia l'ha contaminata, un luogo così bello» conclude.

 
 
Ultimo aggiornamento: 10 Novembre, 08:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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