«C'è stata una campagna di odio da parte dei famigliari di questa ragazza che è stata coinvolta in questo terribile incidente che purtroppo ha portato a questo risultato. Ora ne vediamo le conseguenze. Vedevamo manifesti dappertutto. Continui incitamenti anche su internet a fare giustizia, a fare giustizia. Alla fine c'è stato chi l'ha fatta. Si è fatto giustizia da sé. Tra l'altro dopo tempo, quindi una premeditazione».
A parlare per la famiglia D'Elisa è l'avvocato Pompeo Del Re. «Il percorso della giustizia stava andando avanti. Italo D'Elisa sarebbe dovuto comparire nei prossimi giorni davanti al gup. Ci era stata notificata - prosegue il legale - la fissazione di udienza preliminare, nel corso della quale si sarebbe dovuto decidere se disporre o meno il rinvio a giudizio».
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D'Elisa era indagato per omicidio stradale. «Ma a quanto pare - conclude Del Re - Italo è stato seguito, sono stati seguiti i suoi spostamenti e alla fine è stato ucciso. Sono stati esplosi più colpi di proiettile. È chiaro l'intento e la premeditazione da quanto si era verificato l'incidente».
LA GUERRA SUI SOCIAL È su quella rete, che il procuratore della Repubblica di Vasto Giampiero Di Florio bacchetta come luogo «dove la gioventù si affida a commenti spregiudicati», che si susseguono i commenti per l'uccisione di Italo D'Elisa. «Non conosco cosa possa essere scattato dentro ad un uomo giovane che per disgrazia ha perso la moglie che da poco ha sposato e che certamente ama alla follia - scrivono su Facebook - in giro, il popolo attonito e sbigottito, esprime dolore e vi sono coloro che giustificano il gesto, altri lo condannano».
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Mercoledì 1 Febbraio 2017Oppure «si senta responsabile chi ha creato un clima di odio che nel caso di una mente debole per la perdita subita abbia contribuito a maturare sentimenti di vendetta». Si parla di «claque di morbosi che ha portato avanti una incomprensibile campagna di Giustizia in assenza di un procedimento entrato nell'aula del Tribunale e quindi di una discussione indirizzata. Questa claque doveva aiutare Fabio h24 a venirne fuori, invece gli hanno alimentato il sentimento della vendetta ogni giorno».