Non avevano ancora finito di farla uscire, non senza fatica, dall'appartamento che, a Pescara, aveva occupato senza averne diritto che la donna, una ventisettenne di Pescara era già rientrata.
La storia inizia nella giornata di mercoledì: da tempo le forze dell'ordine cono impegnate, insieme con Ater e amministrazione comunale, a riportare a un livello minimo di legalità le presenze all'interno delle case popolari di Villa del Fuoco, con la prospettiva, ormai nota di arrivare all'abbattimento del cosiddetto ferro di cavallo e a una totale riqualificazione dell'area. Uno degli appartamenti da liberare era quello occupato dalla ventisettenne, P.E., che alle forze di polizia è anche ben conosciuta per trascorsi legati alla droga.
La donna è stata fatta uscire, ma quando ieri mattina, gli agenti sono passati per un controllo si sono resi conto che aveva di nuovo occupato l'appartamento. Hanno deciso di approfondire i controlli ed hanno verificato che, oltre a vivere abusivamente nei locali, aveva attaccato l'impianto elettrico dell'appartamento al contatore di un altro condomino, rubando di fatto l'energia elettrica. Con l'accusa di furto la hanno quindi portata in questura e quindi posta ai domiciliari.
Dove? In un'altra abitazione di cui ha la disponibilità, perché quella che occupava era la "seconda casa". O l'ufficio, forse, a seconda delle necessità. Certo non è raro che chi occupa abusivamente una casa subaffitti, sempre abusivamente, un appartamento che detiene legalmente. Oggi nel corso dell'udienza in tribunale forse si capirà qualcosa in più.