Neonato positivo alla cocaina, mamma indagata ma le analisi erano sbagliate

Venerdì 8 Aprile 2022 di Manlio Biancone
Neonato positivo alla cocaina, mamma indagata ma le analisi erano sbagliate
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Quando è nato sembrava già positivo alla cocaina.

E' questa la sconcertante scoperta avvenuta all'ospedale di Avezzano dove è stato partorito qualche anno fa un bambino risultato positivo alle analisi tossicologiche. «Ma si è trattato di un grossolano errore in cui sono incorsi gli operatori dell'ospedale» afferma l'avvocato Alessandra Di Renzo, del foro di Avezzano. Nonostante la procedura di verifica dei dati di laboratorio e di controllo sulla madre sia risultata negativa, l'ospedale ha avviato la procedura che si trattava proprio di una situazione di contaminazione da assunzione di sostanze stupefacenti ed è partita la segnalazione per il Tribunale dei minorenni che si è attivato aprendo un fascicolo.


La storia è accaduta a settembre del 2021 ed è cominciata all'ospedale di Avezzano, e riguarda due genitori residenti nella Marsica. Quando il neonato ha manifestato un tremore, è stato sottoposto a test tossicologici... Ma qualcosa è andato storto. E' ancora l'avvocato Di Renzo a raccontare la storia: «Le analisi attribuite al minore sono risultate positive alla cocaina per cui la giovane madre veniva sottoposta a tutti i test tossicologici, risultando immediatamente negativa a qualsiasi sostanza. Si ripetevano dunque di nuovo le analisi sul minore, che questa volta risultavano negative».

Tuttavia, nonostante questi ultimi risultati, l'ospedale decideva di segnalare la situazione al Tribunale per i Minorenni dell'Aquila dichiarando che anche la madre era positiva alla sostanza. Il Tribunale avviava così un procedimento volto a valutare le capacità genitoriali oltre che lo stato di tossicodipendenza di entrambi. La coppia ha dovuto per questo sottoporsi a una serie di controlli e di verifiche tra consultorio, assistenti sociali, operatori del Sert.

L'avvocato di fiducia, di entrambi i genitori, è riuscito a dimostrare l'estraneità della coppia rispetto a quanto loro contestato. E con motivazioni depositate il 31 marzo scorso, il magistrato presso il Tribunale per i minorenni ha ritenuto che «a conclusione dell'istruttoria esperita, allo stato non sussiste alcun pregiudizio per il minore, avendo l'istruttoria svolta dimostrato la mancata assunzione di sostanze stupefacenti da parte della coppia genitoriale, che all'esito dei percorsi intrapresi è apparsa dotata di adeguate competenze genitoriali», disponendo così la riattribuzione della responsabilità genitoriale alla madre e l'archiviazione della procedura.

Ultimo aggiornamento: 10:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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