Violenza inarrestabile a Napoli.
L’azione violenta si consuma due sere fa in via Carlo De Marco, zona Arenaccia, non lontano dall’ingresso della tangenziale del corso Malta. Ma meglio delle parole a descrivere la dinamica dei fatti sono le immagini registrate da due telecamere di sicurezza di un negozio: è una tabaccheria che ha ormai chiuso i battenti da ore, lasciando in funzione il distributore automatico di sigarette.
Proprio lì si ferma la donna, da sola e giunta a piedi, per inserire documenti e monete per comprare un pacchetto. All’improvviso si materializza il rapinatore, che probabilmente seguiva già a piedi la vittima “facile” da puntare, essendo donna, giovane e dunque fragile. Le condizioni sono ottimali, anche perché la strada appare deserta. L’aggredisce alle spalle e in un attimo riesce a strapparle la borsa. La vittima, sbalzata dalla forza di quell’uomo grosso e corpulento (che è a volto scoperto), dopo un attimo di choc riesce però a inseguire il bandito, che svolta l’angolo e riesce a catapultarsi nella sua macchina.
E qui iniziano i secondi più concitati e drammatici. La ragazza nell’estremo tentativo di recuperare la borsa riesce ad aggrapparsi allo sportello ancora aperto, lato conducente, e non molla la presa anche quando l’aggressore non esita a ingranare la marcia partendo a forte velocità. La tensione dura quasi dieci secondi: un tempo interminabile nel quale la giovane viene trascinata sull’asfalto. Fino a quando non cede: molla la presa e cade in strada.
Per un attimo, ma solo un attimo, il guidatore accenna ad una frenata, ma poi - quando si accorge che stanno arrivando altre auto, riprende la sua folle corsa e fugge via. Non sarà difficile identificarlo: le fasi della violenza sono integralmente documentate dai fotogrammi di quel video - che è stato diffuso dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Borrelli - senza contare che l’uomo ha agito a volto scoperto e si vede anche la sua macchina bianca alla quale non dovrebbe essere difficile risalire per un particolare: sugli sportelli spiccano le insegne di una pubblicità, tipo quelle delle macchine di servizio di alcune aziende o dei taxi. Le immagini sono già in possesso delle forze dell’ordine, che indagano per dare un nome al volto di quel delinquente.
A proposito di forze dell’ordine e delle notizie: anche stavolta l’incredibile aggressione di via De Marco è stata taciuta ai giornalisti, in un esasperante quanto inconcepibile e soprattutto incomprensibile silenzio su gravi fatti che accadono in pubbliche strade da parte di polizia e carabinieri. Il diritto di cronaca, ricordiamolo, è un diritto costituzionalmente protetto in quanto riconducibile all’articolo 21 della Costituzione, che tutela e garantisce le libertà di manifestazione del pensiero. «Dobbiamo dare massima diffusione al video registrato dalle telecamere di quella tabaccheria - commenta Borrelli - Lascia sconcertati tanta ferocia, e l’aggressore deve essere assicurato al più presto alla giustizia».