Coppia romana con un neonato fermata in autostrada con 1,2 milioni di euro nel bagagliaio: denunciati

Marito e moglie entrambi incensurati, indagini per capire da dove provenga il "tesoretto"

Lunedì 25 Luglio 2022
Coppia romana con un neonato fermata in autostrada con 1,2 milioni di euro in contanti nel bagagliaio: denunciati
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Di sicuro non potevano dire di non avere i soldi per le vacanze quando l'altro pomeriggio, verso le cinque, sono stati fermati per un controllo nei pressi dello svincolo autostradale di Atena Lucana della Salerno Reggio Calabria dai finanzieri della tenenza di Sala Consilina (Salerno). Perché nel bagagliaio della loro Mercedes Classe A bianca vecchio tipo, oltre al passeggino per la figlioletta di appena pochi mesi e alle borse da viaggio, i due sposini di 20 e 24 anni residenti a Roma, che erano in auto insieme con la neonata, avevano un tesoro cash da ben 1,2 milioni di euro.

Tutte banconote sistemate in mazzette, prevalentemente da 20 e 50 euro - e pochi tagli da 500 - perfettamente sigillate nel cellophane e buttate qua e là, «in ordine sparso», come riferito dagli stessi inquirenti rimasti a dir poco stupiti dall'insolita scoperta sollevando il portellone della vettura.

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LA MANODOPERA

Il confezionamento del contante, isolato con la pellicola perché non deteriorasse fa pensare a una fattura di tipo professionale eseguita anche con l'aiuto di un macchinario. Il che lascia intendere a un'operazione non sporadica ma più frequente. Chi sono, allora, i due corrieri del denaro lungo la strada delle vacanze che unisce il Sud al resto dell'Italia? Innanzitutto si tratta di un giovane di origine marocchina e di una donna di nazionalità spagnola di quattro anni più piccola.

La coppia vive nella Capitale, nella zona Est di Castelverde sulla Prenestina e ha detto agli uomini del sottotenente Sebastiano D'Amora di essere semplicemente di rientro a casa. Ma da dove provenivano tutti quei soldi? Sul punto, bocche cucite. Potevano giustificarne il possesso? Non lo hanno fatto anche perché, da come accertato dalle fiamme gialle successivamente, tra i loro redditi (esigui) e il valore del denaro rinvenuto, come afferma la Procura di Lagonegro, «è emersa una notevole sproporzione». Moglie e marito risultano, agli atti, non occupati ma sono entrambi incensurati, senza macchia e, forse, proprio per questo utilizzati conto terzi per il trasporto.

La presenza della bimba piccola, poi, avrebbe contribuito a fugare i sospetti, delineando il quadro di una famigliola che nulla ha da nascondere. Eppure quando i finanzieri hanno imposto l'Alt alla vettura, il 24enne alla guida è apparso subito particolarmente agitato, quindi la decisione dei militari di procedere con le verifiche più approfondite. Un controllo casuale o una dritta giusta? Gli investigatori parlano di un «normale servizio di controllo», uno dei tanti che hanno di mira soprattutto auto che, seppure non particolarmente vistose e di ultima generazione, sono in grado di viaggiare a velocità spedita e solitamente usate anche per trasporti ai limiti della legge.

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Marito e moglie sono stati denunciati a piede libero per ricettazione. Il denaro, dopo avere verificato l'effettiva genuinità delle banconote, è stato sottoposto a sequestro preventivo - già convalidato - e inviato al Fondo unico di Giustizia. Intanto sono in corso le indagini per risalire alla provenienza del tesoretto. Verrà ricostruito l'itinerario di viaggio della coppia ed esaminato il traffico telefonico dei loro cellulari. Il sospetto è che possa trattarsi di denaro provento di traffico di droga o messo insieme per finanziare ulteriori partite. Ma nessuna ipotesi è ancora esclusa, nemmeno quella di una partita di giro in una maxi evasione finanziaria per la vendita di merci contraffatte o abusive o di traffico di esseri umani.

Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 11:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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