Milano, donna stuprata alla stazione centrale: tre aggressioni in tre ore di terrore, solo una guardia giurata ha dato l'allarme

La riscostruzione della notte trascorsa dalla marocchina che attendeva il treno per andare in Francia

Sabato 29 Aprile 2023
Milano, donna stuprata alla stazione: tre aggressioni in tre ore di terrore

Aggredita tre volte e violentata: prima ai giardinetti nei pressi della stazione centrale di Milano, poi in un androne della stessa stazione.

Una notte terribile per una donna che stava andando a prendere un treno e che è stata violentata e picchiata a sangue.

Così negli atti gli inquirenti descrivono ciò che è avvenuto ieri a partire dalle 2.30: una donna di 36 anni ha subito abusi sessuali e lesioni da parte di un 27enne di origine marocchina, senza fissa dimora, che è stato poi fermato ieri in tarda serata. Un altro episodio grave in un luogo già delicato dal punto di vista della sicurezza in città. Solo meno di due mesi fa, il 6 marzo, un 23enne marocchino era stato arrestato dopo aver ferito con un coltello sei passanti in una serie di rapine nelle strade vicino alla stazione.

Anche la 36enne, marocchina come l'aggressore, che con i suoi bagagli ieri mattina avrebbe dovuto salire su un treno per Parigi dopo essere arrivata in città dalla Norvegia, è stata avvicinata e aggredita inizialmente già fuori dalla stazione da quel giovane, uno dei tanti «fantasmi», senza documenti regolari e senza un tetto, che vivono in quella zona.

Il 27enne, secondo le prime ricostruzioni, in piena notte l'ha avvicinata ai giardinetti dove la donna aveva deciso di passare la notte in attesa del treno, poi, dopo la prima violenza che ha causato anche lo svenimento della donna, l'ha seguita fino a uno degli ascensori che collegano i piani della stazione, l'ha bloccato e là dentro, verso le 5,  ha abusato di nuovo lei picchiandola e cercando di avere un rapporto sessuale. Tentativo ripetuto poco dopo all'esterno dell'ascensore. La 36enne ha urlato a lungo per cercare di richiamare l'attenzione e ha pure tentato di suonare l'allarme che si trova all'interno della cabina. È riuscita, infine, a liberarsi, a scappare e a chiedere aiuto.

Ad allertare la Polfer, che ha condotto le indagini, è stata, verso le 5.45, una guardia giurata: ha avvertito che c'era una donna nella zona delle biglietterie centrali, proprio nei pressi degli ascensori, in stato di shock. Sono arrivati i soccorsi e la donna stata portata al Fatebenefratelli per le prime medicazioni e in seguito alla Mangiagalli dove c'è l'Svs, il servizio che aiuta le vittime di violenze.

Nel frattempo gli agenti della Polizia ferroviaria hanno rintracciato l'uomo che in serata è stato fermato e portato a San Vittore. Per lui, irregolare e con diversi alias, il pm Alessia Menegazzo, di turno e che fa parte anche del pool di contrasto alle violenze, guidato dall'aggiunto Letizia Mannella, ha chiesto la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere: per i pm è pericoloso e potrebbe commettere altre violenze. Interrogato nel pomeriggio dal giudice ha tentato di difendersi dalle accuse. Il provvedimento di carcerazione sarà depositato nelle prossime ore dal gip Patrizia Nobile. A carico del 27enne ci sono le immagini delle telecamere acquisite dagli inquirenti, anche di quelle interne dell'ascensore che hanno ripreso le violenze. Quando è stato bloccato aveva addosso gli stessi vestiti ripresi nei filmati. E nella sua denuncia la donna ha raccontato, momento per momento, l'incubo che ha vissuto.

Ultimo aggiornamento: 30 Aprile, 12:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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