Rosalia Messina Denaro, arrestata la sorella del boss: gestiva la "cassa" di famiglia e la rete dei pizzini. Nome in codice «Fragolone»

Per la donna l'accusa è di associazione mafiosa. Il blitz dei Ros

Venerdì 3 Marzo 2023
Rosalia Messina Denaro, arrestata la sorella del boss: gestiva la "cassa" di famiglia e la rete dei pizzini. Nome in codice «Fragolone»

Associazione mafiosa. È questa l'accusa con la quale i carabinieri del Ros hanno arrestato la sorella del boss Matteo Messina Denaro, Rosalia.

L'inchiesta è stata coordinata dalla Procura di Palermo.

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Messina Denaro, arrestata la sorella Rosalia

Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe aiutato per anni il fratello a sottrarsi alla cattura e avrebbe gestito per suo conto la «cassa» della «famiglia» e la rete di trasmissione dei "pizzini", consentendo così al capomafia di mantenere i rapporti con i suoi uomini durante la sua lunga latitanza.

 

Chi è la sorella del boss

Rosalia detta Rosetta, la maggiore delle quattro sorelle di Messina Denaro, è madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che, dal giorno del suo arresto, assiste il capomafia, e moglie di Filippo Guttadauro che ha scontato 14 anni per associazione mafiosa ed è tuttora in carcere al cosiddetto 'ergastolo biancò. Il secondo figlio della donna, Francesco, nipote prediletto del padrino trapanese, sta espiando una condanna a 16 anni sempre per associazione mafiosa. L'operazione che ha portato all'arresto di Rosalia Messina Denaro è stata condotta dal Ros, dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani e dello squadrone eliportato dei Cacciatori di Sicilia. La misura cautelare è stata disposta dal gip Alfredo Montalto. Sono in corso decine di perquisizioni in provincia di Trapani.

IL PIZZINO DI ROSALIA E L'ARRESTO DEL LATITANTE

È stato un appunto dettagliato sulle condizioni di salute di Matteo Messina Denaro, scritto dalla sorella Rosalia e da lei nascosto nell'intercapedine di una sedia, a dare agli investigatori l'input che ha portato, il 16 gennaio scorso, all'arresto del capomafia. Il particolare emerge dall'inchiesta del procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dell'aggiunto Paolo Guido che oggi ha portato all'arresto per associazione mafiosa di Rosalia Messina Denaro. Lo scritto è stato scoperto dai carabinieri del Ros il 6 dicembre scorso mentre piazzavano delle cimici nella abitazione della donna.

 

GLI INCONTRI CON IL FRATELLO

«La progressione investigativa che ha condotto allo storico risultato della cattura dell'ultimo grande stragista è stata originata da uno scritto, improvvidamente custodito, sebbene abilmente occultato, proprio da Rosalia Messina Denaro. Il che dimostra che la donna era stata passo passo resa edotta dal latitante della scoperta della malattia e di tutti i successivi interventi chirurgici, avendo avuto probabilmente più volte occasioni per incontrarlo di persona e sincerarsi delle sue condizioni di salute». Si legge nella misura cautelare con cui il gip di Palermo ha disposto l'arresto di Rosalia Messina Denaro, sorella dell'ex latitante finita in cella oggi. Una parte del provvedimento è dedicata al racconto dei passaggi che hanno portato alla cattura del boss.

NOME IN CODICE "FRAGOLONE"

Rosalia Messina Denaro «è stata da decenni il punto di riferimento economico del capomafia ricercato e persona di assoluta fiducia del boss al quale garantiva non solo di fronteggiare le difficoltà e assicurarsi il sostentamento, non solo di sottrarsi all'esecuzione di pesantissime pene detentive per i reati più gravi e terribili commessi nella nostra storia repubblicana, non solo di gestire la riservatissima catena dei pizzini attraverso cui il capo provincia veicolava gli ordini mafiosi agli altri associati i sodali; ma anche consentire a Cosa nostra di avere un capo autorevole, di fregiarsi di avere un suo esponente apicale, ultimo stragista, ancora Iibero per il quale il protrarsi della latitanza continuava ad alimentarne la legenda (e quindi il naturale proselitismo che ne derivava e di cui si sarebbe potuta giovare l'intera associazione mafiosa)». Lo scrive il gip nell'ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per la sorella del boss Rosalia Messina Denaro. Nel provvedimento si sottolinea il ruolo non certo occasionale, ma certamente strutturato della donna «come dimostrato dal lungo pluriennale arco temporale cui i conteggi della 'cassà sono riferibili e dalla costante opera di gestione rassegnata dalla Messina Denaro al fratello latitante con periodici resoconti delle spese e dei residui fondi a disposizione». «Mi fai scmpre lo spekkietto finale, così so quanto è la cassa», si legge in uno dei pizzini trovati rivolti dalla donna al boss. «Assecondando i ritmi imposti dai continui e incessanti arresti che hanno flagellato e decimato la famiglia di sangue del latitante, Rosetta, nome in codice Fragolone (così la indicava il fratello nei biglietti ndr) ha negli anni svolto il ruolo può dirsi forse più affidabile: quello di referente per tutti gli affari di famiglia e quella di fedele detentrice del denaro contante», conclude.

Ultimo aggiornamento: 4 Marzo, 09:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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