Duro colpo al clan del boss latitante Matteo Messina Denaro. Dalle prime ore dell'alba è in corso una imponente operazione di carabinieri, polizia e Dia, che stanno eseguendo nel trapanese un provvedimento di fermo nei confronti di 22 persone emesso dalla Dda di Palermo. Sono ritenute affiliate alle famiglie mafiose di Castelvetrano, Campobello di Mazara e Partanna.
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Le accuse nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, danneggiamento, detenzione di armi e intestazione fittizia di beni. Tutti reati aggravati dalle modalità mafiose.
Ci sono anche due cognati del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro tra le persone finite in carcere. Si tratta di Gaspare Como e Rosario Allegra, i mariti di Bice e Giovanna Messina Denaro. Secondo gli inquirenti sarebbero stati proprio loro a organizzare la latitanza della primula rossa ricercata dal 1993.
Trapani operazione congiunta con #CC per 22 persone appartenenti a sodalizio mafioso capeggiato dal latitante Matteo Messina Denaro per controllo economico del territorio
Individuate la rete che smistava i pizzini usati dal latitante per impartire le disposizioni pic.twitter.com/l5yqh9WtJC— Polizia di Stato (@poliziadistato) 19 aprile 2018
Le indagini hanno confermato sia il ruolo di vertice di Messina Denaro sulla provincia di Trapani sia quello del cognato, reggente del mandamento di Castelvetrano. Pedinamenti, appostamenti e intercettazioni hanno ribadito come Cosa Nostra eserciti un controllo capillare del territorio e ricorra sistematicamente alle intimidazioni per infiltrare il tessuto economico e sociale.
L'indagine ha consentito inoltre di individuare la rete utilizzata da Messina Denaro per lo smistamento dei pizzini con i quali dava le disposizioni agli affiliati. Il blitz nel Trapanese è l'ennesimo colpo inferto dagli investigatori alla rete relazionale, criminale ed economica del boss mafioso.