MASSA MARTANA - Picchia la moglie con la motosega e poi aggredisce i carabinieri con la stessa arma, arrestato.
Ha percosso la moglie, invalida civile, con una motosega, minacciando di tagliarle la testa, ma l'uomo, un disoccupato di 49 anni, noto alle forze di polizia, è finito in manette.
Secondo quanto riferito dai militari, intervenuti sul posto per l'ennesima volta, l'uomo, spesso ubriaco, avrebbe sottoposto la moglie a continue violenze fisiche e umiliazioni. L'arresto è già stato convalidato e il 49enne è stato posto ai domiciliari, in un'abitazione diversa da quella della moglie.
Nel giro di un paio di giorni i carabinieri sono inoltre intervenuti a Monte Castello di Vibio, dove sono stati accertati i maltrattamenti subìti da oltre un anno da una 31enne albanese, in presenza dei figli minorenni. Per le violenze, le offese e le minacce nei confronti della moglie, l'uomo, suo connazionale, di 39 anni, disoccupato e già noto alle forze di polizia, non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, secondo quanto disposto da una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Spoleto.
Ha percosso la moglie, invalida civile, con una motosega, minacciando di tagliarle la testa, ma l'uomo, un disoccupato di 49 anni, noto alle forze di polizia, è finito in manette.
Secondo quanto riferito dai militari, intervenuti sul posto per l'ennesima volta, l'uomo, spesso ubriaco, avrebbe sottoposto la moglie a continue violenze fisiche e umiliazioni. L'arresto è già stato convalidato e il 49enne è stato posto ai domiciliari, in un'abitazione diversa da quella della moglie.
Nel giro di un paio di giorni i carabinieri sono inoltre intervenuti a Monte Castello di Vibio, dove sono stati accertati i maltrattamenti subìti da oltre un anno da una 31enne albanese, in presenza dei figli minorenni. Per le violenze, le offese e le minacce nei confronti della moglie, l'uomo, suo connazionale, di 39 anni, disoccupato e già noto alle forze di polizia, non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna, secondo quanto disposto da una misura cautelare emessa dal gip del tribunale di Spoleto.
