Roma, marito geloso porta i figli nel bosco e li “arma” con le pietre: «Dovete lapidare la mamma». Era convinto che la donna lo avesse tradito

L’imputato, fanatico religioso, diceva che la punizione era prevista dalla Bibbia

Sabato 4 Marzo 2023 di Michela Allegri
Roma, marito geloso chiede ai figli di lapidare la madre: a processo per maltrattamenti

Era convinto che la moglie avesse iniziato una relazione con un altro uomo e, per punirla, ha deciso di coinvolgere tutta la famiglia. Fissato con la religione, non poteva sopportare di condividere lo stesso tetto con una peccatrice, che aveva violato le regole previste dalla Bibbia: «Ha commesso adulterio, è un peccato gravissimo», continuava a dire ai due figli, all’epoca minorenni. Dopo avere obbligato i ragazzini a controllare ossessivamente il telefono e l’agenda della donna, ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Ha portato tutti quanti in un bosco, poi ha armato i figli mettendo loro in mano delle pietre: «Adesso lapidate vostra madre», ha ordinato, sostenendo che si trattasse di una punizione prevista dalla Bibbia per i traditori. È una storia tutta romana e risale agli anni tra il 2016 e il 2018.

Adesso, il padre padrone è finito sotto processo con l’accusa di maltrattamenti.

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I CONTROLLI

Ma ecco i fatti. Per almeno due anni l’uomo avrebbe reso la vita letteralmente impossibile alla moglie, accusandola di averlo tradito con un altro uomo e di non rispettare i dettami del cristianesimo. Un sospetto che gli avrebbe fatto perdere la ragione: ogni volta che lei tornava a casa i figli dovevano controllare il suo telefono e la sua agenda, frugando nella sua borsa, andando a caccia di prove incriminanti da riferire al padre. E ancora: l’imputato, fissato con la religione, avrebbe convinto tutta la famiglia a seguire ossessivamente riti liturgici e ritmi serrati di preghiera. In occasione delle feste, la famiglia era costretta a rispettare un calendario serrato di regole. Il digiuno imposto nel corso della Quaresima, per esempio, doveva essere seguito in modo rigoroso. Una serie di imposizioni che, secondo i magistrati, sono sfociate in veri e propri maltrattamenti.

 

LE VESSAZIONI

La donna veniva costantemente insultata e minacciata, perché considerata una traditrice. Non c’erano solo i controlli costanti, gli interrogatori, le domande pressanti fatte sia a lei che ai figli. C’erano anche le punizioni fisiche, da impartire per farle espiare le sue presunte colpe. Una condizione diventata intollerabile con il passare dei mesi, tanto da avere spinto la vittima a rivolgersi a un centro antiviolenza e a sporgere denuncia. La decisione è arrivata dopo una gita che sarebbe potuta finire nel peggiore dei modi. L’uomo ha portato la famiglia in un bosco, con una scusa. Una volta arrivati, e dopo essersi assicurato che non ci fosse nessuno nei paraggi, ha preso in mano delle pietre e le ha consegnate ai figli, ordinando loro di tirarle contro la madre. A suo dire, infatti, la lapidazione era la punizione prevista dalla religione cristiana per chi commette adulterio.

I ragazzini, però, si sono rifiutati di obbedire. Sconvolti e in lacrime hanno pregato il padre di ripensarci, di perdonare la madre, di non costringerli a ferirla. L’uomo li ha ascoltati, decidendo di risparmiare la moglie, ma continuando a sottolineare che, con il suo comportamento gravissimo, aveva violato le regole della loro religione. Dopo quell’episodio la donna, spaventata per lei e per i ragazzini, ha deciso di rinvolgersi al centro antiviolenza e agli inquirenti. A coordinare l’inchiesta è il pubblico ministero Daniela Cento, che per l’uomo ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.
 

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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