Omicidio Cerciello. «Volevo riportare alla calma Natale, per questo l'ho bendato». Così in aula Fabio Manganaro, il carabiniere che bendò Natale Hjorth, il giovane accusato con il Finnegan Lee Elder dell'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello.
La ricostruzione
Tornando alle ore successive all'omicidio, il testimone ha ricordato che quando Natale «fu portato in ufficio la tensione era elevatissima, c'era un gran vociare, c'erano urla, Natale tentò anche di divincolarsi dalla presa di un maggiore, era agitato». «Quando Andrea Varriale (collega di pattuglia quella notte con Cerciello, ndr) vide Natale disse 'è lui, è luì e provò a scagliarsi contro e io mi frapposi -ha detto il teste- C'era agitazione, vidi Elder in piedi in corridoio con accanto un collega che mi disse che stava lì per farlo calmare perché al suo arrivo era stato oggetto sputi». E ancora: «notai un foulard appeso all'appendiabiti e lo bendai. Il mio scopo era quello di riportare alla calma il soggetto. E in quella circostanza dissi a Natale che se si fosse tranquillizzato gli avrei tolto la benda e anche le manette, cose che poi ho fatto. Nessuno mi disse di sbendarlo».