Mamma esce per buttare la spazzatura, poi manda l'ultimo sms al figlio: «Mi ammazzo»

Venerdì 20 Dicembre 2019 di Mario Meliadò
Mamma esce per buttare la spazzatura, poi manda l'ultimo sms al figlio: «Mi ammazzo»
L’hanno salvata prendendola, letteralmente, per i capelli. A Gioia Tauro, una 62enne caratterizzata da squilibrio psichico stava vagando per le strade della città della Tirrenica reggina. Poco prima d’uscire di casa, aveva lasciato un sms al figlio: «Adesso mi ammazzo».

Una minaccia d’autolesionismo da “prendere con le molle”, indubbiamente, perché la donna gioiese, a quanto risulta mentalmente instabile, già in passato era stata protagonista di vicende per molti versi analoghe. Questo però non poteva escludere un epilogo tragico: la 62enne infatti ha eluso l’attenzione dei familiari, ovviamente sensibili alle condizioni della congiunta e sempre pronti a sventarne ogni insano proposito.

La sera di martedì scorso, la donna ha detto ai familiari di stare andando semplicemente a gettare l’immondizia. Appena fuori dall’uscio, invece, di fatto è scappata di casa accompagnando la “fuga” col messaggino inviato al figlio per annunciargli l’intenzione di suicidarsi.

È stato sùbito il panico: immediatamente i congiunti della 62enne hanno lanciato l’allarme, chiedendo il supporto dei carabinieri della stazione di Gioia. Sono scattate dunque incessanti ricerche nel cuore della città e nell’area del lungomare, anche mediante sistemi telematici: proprio nei pressi delle acque tirreniche, sulla spiaggia, i militari della stazione di Gioia Tauro hanno rintracciato la donna scomparsa, e sono riusciti a salvarla.

La signora, il capo coperto dal cappuccio del suo giubbotto, era in forte stato confusionale e stava effettivamente per lanciarsi tra le onde, allo scopo di uccidersi: ma i carabinieri gioiesi sono stati prontissimi a bloccare la donna, afferrandola di schiena, appena in tempo per impedirle di tradurre in realtà i suoi insani propositi.

Gli uomini dell’Arma hanno poi trasportato la suicida mancata nella parte interna della spiaggia, cercando di farla rasserenare il più possibile, in attesa che il personale sanitario procedesse al proprio intervento: poco dopo, il personale del “118” intervenuto ha potuto visitare la 62enne gioiese, somministrandole – evidentemente – i sedativi più idonei prima di riaccompagnarla a casa, ancòra in preda a una certa ansia residua, ma sana e salva.

Niente di scontato: quasi alle stesse latitudini – nel capoluogo di provincia Reggio Calabria – un 24enne è stato appena raggiunto da una misura di sicurezza, disposta dal gip reggino Stefania Rachele su richiesta del pm Alessandro Moffa, volta a collocarlo in una struttura sanitaria del Comasco. Il giovane s’era trasformato in un vero “pericolo pubblico”: aveva scritto numerose minacce di morte direttamente sui muri della città, aveva esploso colpi d’arma da fuoco (“a salve”, ma lo sapeva solo lui…) per strada, dato alle fiamme almeno 24 autovetture, incendiato molti oggetti anche dentro il suo appartamento e, una volta, s’era perfino barricato in casa minacciando di lasciare aperte le sue bombole di gas per far saltare in aria l’intero edificio.
Ultimo aggiornamento: 22 Dicembre, 17:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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