Bimbi autistici e disabili maltrattati, arrestate quattro educatrici. Cento episodi documentati

Sabato 12 Gennaio 2019
Bimbi autistici e disabili maltrattati, arrestate quattro educatrici. Cento episodi documentati
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Se urlavano, la bocca veniva loro tappata con un tovagliolo.

Se si muovevano troppo venivano legati ad una sedia o spinti contro il muro e bloccati col banco. Il tutto era condito con grida e minacce provenienti proprio dalle educatrici che avrebbero dovuto occuparsi di loro con professionalità e pazienza. 
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Sono circa cento gli episodi di maltrattamenti e vessazioni documentati dai carabinieri con riprese audio e video nel centro di riabilitazione per minori autistici di Noicattaro. L'indagine, che ha portato all'arresto di quattro maestre, è stata avviata lo scorso ottobre in seguito alle rivelazioni di una dipendente del centro che ha riferito ai carabinieri di avere assistito a comportamenti violenti e vessatori da parte di alcune educatrici nei confronti dei piccoli pazienti. Secondo il suo racconto, questo tipo di comportamenti durava almeno dal 2016.
 

È quanto hanno dovuto subire i piccoli pazienti di un centro di riabilitazione per bambini autistici e affetti da altre disabilità in provincia di Bari, a Noicattaro, dove tre educatrici ed una insegnante di sostegno sono state arrestate e messe ai domiciliari dai carabinieri, mentre altre due sono indagate. Le indagini sono partite dopo la denuncia di una dipendente dell'Istituto Sant'Agostino di Noicattaro, un centro privato convenzionato con il Servizio sanitario nazionale, che ha riferito ai carabinieri di avere assistito a ripetuti comportamenti violenti e vessatori nei confronti dei piccoli cominciati almeno dal 2016.

Nella suola sono state quindi messe le telecamere che hanno documentato in un mese almeno cento episodi di maltrattamenti nei confronti di nove bambini tra i sette e i 15 anni. I piccoli venivano legati alle sedie con le braccia bloccate dietro la schiena e messi a tacere quando urlavano e piangevano. Le educatrici pigiavano fazzoletti sulla loro bocca fino quasi a bloccargli il respiro.

Gli inquirenti hanno immortalato episodi di bambini spinti contro il muro o bloccati tra il muro e il banco, altri bambini con la testa pressata sul pavimento. Dalle immagini si vede che le insegnanti li bloccavano immobilizzandoli per poi legarli o tappargli la bocca. Le intercettazioni audio nei bagni della struttura hanno documentato il suono di schiaffi sulla pelle nuda e i pianti dei piccoli e poi numerosi episodi di minacce e insulti. I piccoli vessati sono affetti da gravi forme di autismo e quindi in molti casi non erano nemmeno in grado di comunicare le violenze subite. Una mamma ha raccontato di avere notato dei segni sulle braccia di suo figlio e quando ha chiesto spiegazioni le è stato risposto che era caduto.

L'indagine è coordinata dal pm della Procura di Bari Michele Ruggero che si è avvalso anche della consulenza tecnica di uno psichiatra. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip Giovanni Abbattista. L'indagine dovrà ora accertare se i dirigenti della struttura fossero consapevoli dei comportamenti delle educatrici. Al riguardo, il direttore sanitario dell'Istituto, Vito Santamaria, ha detto che «non si erano mai verificate esperienze di questo tipo». «Non possiamo essere complici», ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo, invitando il governatore pugliese Michele Emiliano a verificare «subito se revocare la convenzione e chiudere la struttura». «Telecamere in asili e case di riposo, un impegno che voglio trasformare in realtà: sono ormai oltre cento gli episodi di violenza registrati in tre mesi», scrive su twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini. 

Ultimo aggiornamento: 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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