Un bambino di un asilo trascinato per le braccia, messo a sedere a terra, rimproverato aspramente e poi schiaffeggiato in viso. È una delle aggressioni in una scuola materna di Vittoria, nel Ragusano, ripresa da una telecamera nascosta dalla polizia, che ha portato all'arresto di due maestre, di 59 e 54 anni, che sono state poste ai domiciliari per maltrattamenti. Nel filmato si vedono gli altri piccoli compagni di classe della vittima, anche loro seduti a terra, in fila, uno accanto all'altro guardare la scena. Scene quotidiane, sottolinea la Questura di Ragusa, di «gratuite ed inaudite violenze fisiche e verbali ai danni dei bambini», che hanno dai trenta mesi ai quattro anni d'età. Come quella di un alto piccolo preso a schiaffi da una delle due maestre indagate che lo tiene fermo da dietro le spalle.
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«Quotidianamente e senza alcun motivo - sottolineano dalla polizia che ha indagato con la squadra mobile di Ragusa e il commissariato di Vittoria - le donne insultavano, umiliavano, spintonavano, strattonavano e percuotevano le povere vittime indifese che ormai, impietrite, sottostavano ai continui maltrattamenti e vessazioni, senza reagire e senza potere, data la tenerissima età, neanche raccontare le angherie subite ai genitori». Le indagini erano state avviate dopo una segnalazione alla polizia: sono partiti gli accertamenti e la Procura di Ragusa ha autorizzato l'istallazione di una telecamera nascosta in classe. Alcuni dei genitori dei piccoli avevano notato dei mutamenti caratteriali nei loro figli, il non volere andare alla scuola materna, e sono nati dei sospetti. Che l'inchiesta ha trasformato in un atto d'accusa nei confronti delle due maestre, due insospettabili con alle spalle anni di attività nel settore.
La stessa dirigenza scolastica sarebbe rimasta sorpresa dall'inchiesta giudiziaria nei loro confronti, ma avrebbe collaborato con la polizia.