Luca Ruffino, il suicidio e il giallo della malattia. Un amico: «Il tumore era tornato». Ma per gli investigatori il manager stava bene

Il presidente di Visibilia Editore trovato morto in casa a Milano attraverso sei bigliettini ha chiesto scusa per il suo gesto ai familiari

Martedì 8 Agosto 2023
Luca Ruffino, il suicidio e il giallo della malattia. Un amico: «Il tumore era tornato». Ma per gli investigatori il manager stava bene

Perché Luca Ruffino si è tolto la vita? Dietro il suicidio del manager 60enne di Visibilia, che si è ucciso la sera del 5 agosto, ci sono ancora dei punti non chiari.

A partire dalla sua presunta malattia: secondo fonti vicine agli inquirenti, Ruffino stava bene, mentre i conoscenti sono sicuri del contrario. «Lo avevo visto a metà luglio, gli avevo chiesto 'come va' e mi aveva risposto 'male, ho fatto accertamenti e non ci sono buone notizie', il tumore era tornato», ha raccontato una fonte anonima al Corriere della Sera. 

Luca Ruffino «non aveva una grave malattia». I 6 bigliettini di «scuse» e l'ultima telefonata alla compagna prima del suicidio

Già nei giorni scorsi era emerso come, secondo amici e conoscenti, Ruffino poteva essersi ucciso per via della malattia, ma l'ipotesi non è contemplata dagli investigatori, secondo cui il manager non soffrisse di gravi malattie diagnosticate.

 

I sei bigliettini per i familiari

L'unica cosa certa nel suicidio di Luca Ruffino, trovato morto in casa a Milano nella notte tra sabato e domenica, è che il presidente di Visibilia Editore, attraverso sei bigliettini, ha chiesto scusa per il suo gesto ai familiari, ma anche ai colleghi e persino ai condomini dei tanti palazzi che amministrava. Solo richieste di perdono ma nessun riferimento alla società fondata dalla ministra Daniela Santanchè né tantomeno all'inchiesta giudiziaria in corso su Visibilia, per la quale Ruffino non era mai stato indagato e sentito dai pm. Resta ancora invece il mistero sulle motivazioni del suicidio, anche se sembra non ci siano dubbi quantomeno sulla volontarietà del gesto.

La malattia è un mistero

Dalle primissime informazioni degli investigatori non risulterebbe che il manager, eccetto piccoli problemi di salute, soffrisse di gravi malattie diagnosticate, tali da spingerlo a farla finita. Ricostruzione che invece era circolata ieri sera in ambienti politici, con colleghi e amici di Ruffino che ipotizzavano questa come ragione per essersi sparato alla tempia. Così come, al momento, pare che Ruffino non avesse problemi mentali e psicologici conclamati. E non risulta che fosse in cura per una depressione anche se negli ultimi giorni era apparso «abbattuto» e giù di morale.

 

 

L'ultima telefonata

La stessa impressione l'aveva avuta anche la sua compagna durante l'ultima telefonata avuta con l'imprenditore lo scorso sabato. Il tono della voce di Ruffino le era parso dimesso e prostrato, tanto che aveva chiamato Mirko, uno dei suoi dei figli (pare che non si sentisse spesso con il genitore) perché si accertasse delle condizioni del padre, visto che lei era ancora in vacanza in Sardegna. Ed era stato proprio lui, dopo una serie di telefonate senza risposta, a precipitarsi nella casa del manager, trovandolo senza vita. Dalle prime informazioni non sarebbero nemmeno emerse disposizioni testamentali.

 

Visibilia crolla in borsa

Dopo la sua scomparsa, per Visibilia è stata una giornata in fortissimo calo a Piazza Affari: il titolo, a lungo sospeso in asta di liquidità, ha concluso con un crollo del 30% a 0,38 euro. Anche Sif Italia, società di amministrazione di condomini e gestione di patrimoni immobiliari che Ruffino aveva fondato, ha chiuso in calo del 20% a 2,86 euro con il titolo congelato per quasi tutta la giornata.

 

 

Le indagini per istigazione al suicidio

La procura di Milano indaga per il reato di istigazione al suicidio. Atto necessario, spiegano fonti giudiziarie, anche solo per procedere con gli accertamenti, tra cui l'autopsia sul corpo del manager che sarà eseguita già domani o mercoledì. Intanto la pm di turno Daniela Bartolucci ha disposto il sequestro dell'arma con cui Ruffino si è ucciso, una pistola regolarmente detenuta.

 

Il cordoglio

Sono arrivati il cordoglio di Visibilia e di Sif Italia, ma anche degli abitanti dei condomini di cui si è occupato come la Torre Antonucci 32, la cosiddetta Torre dei Moro di Milano andata a fuoco nell'agosto di due anni fa, o il comprensorio di Milano 3 a Basiglio. Proprio venerdì scorso Ruffino, ha ricordato Lidia Reale, sindaco della cittadina vicino a Milano, aveva partecipato a un incontro con l'amministrazione comunale «una persona che abbiamo sempre stimato e che svolgeva i suoi compiti con attenzione, responsabilità e capacità di ascolto» gli ha riconosciuto, facendo le condoglianze ai figli Mirko e Andrea.

 

Chi era Ruffino

Vicino a Fratelli d'Italia, dopo una esperienza come segretario milanese dell'Udc, Ruffino era diventato l'azionista di maggioranza di Visibilia entrando nella società lo scorso ottobre rilevando le quote di Santanchè. Giovedì scorso aveva anche partecipato per l'ultima volta a una riunione del Consiglio di amministrazione che si riunirà «appena possibile» per deliberare in merito alla sostituzione mediante cooptazione di un nuovo amministratore e alla nomina del nuovo presidente. 

Ultimo aggiornamento: 11:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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