È un cadavere dentro a un'auto vicino a una fabbrica abbandonata il 'segnò lasciato dal rave party durato tre giorni a Livorno con centinaia di giovani da tutta Italia. Al medico del 118, avvisato lunedì mattina, non è rimasto altro che constatare il decesso di una 30enne, Moira Piermarini, nata a Roma ma abitante a Pisa dove viveva con la madre e la nonna materna.
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Il rave di Ognissanti era convocato in una vecchia industria dismessa che un tempo produceva sterzi per auto, la ex Trw, e vi ha partecipato anche Moira. È morta probabilmente - prima ipotesi - per un malore sopraggiunto dopo l'assunzione di un mix di sostanze (alcol, droga?) che solo l'indagine della squadra mobile, coi rilievi della scientifica e il risultato medico legale dell'autopsia, potranno chiarire con precisione. L'auto col cadavere dentro era posteggiata nel perimetro dell'ex fabbrica, sito fatiscente e pericoloso. Sul posto sono arrivati il capo della mobile Valentina Crispi e il pm di turno. Viene ricostruito che il rave, non autorizzato, è andato avanti dall'1 novembre, poi domenica sera alle 22, come fanno sapere dalla questura, si è concluso.
Nei tre giorni ci sono stati controlli delle forze dell'ordine all'esterno e sono state denunciate cinque persone per invasione di terreni ed edifici e aver organizzato un intrattenimento senza osservare le prescrizioni dell'autorità a tutela dell'incolumità pubblica. Sequestrati due veicoli con attrezzature per il suono. «Avevamo monitorato la situazione per non creare ulteriori problemi di ordine pubblico - spiega il questore Lorenzo Suraci - e non ci sono state segnalate criticità o turbative per la sicurezza tant'è che al termine del rave abbiamo provveduto, caso credo unico nel Paese, a sequestrare due camion con attrezzature e casse per la diffusione di musica e a denunciare cinque come organizzatori». Sul posto anche il sindaco Luca Salvetti che tre giorni fa aveva chiesto al prefetto di riunire il Comitato dell'Ordine Pubblico sul rave e di convocarvi pure la proprietà. Riunione slittata a martedì perché i proprietari non potevano esserci. Intanto, esaurito il deflusso dei partecipanti nella notte, con il giorno e il disordine del dopo festa in un'area già degradata di suo è affiorata la figura senza vita di Moira Piermarini.