Lago di Garda, si getta per salvare il figlio che stava annegando ma viene inghiottito dall'acqua: disperso turista 52enne

L'uomo aveva noleggiato una barca con la famiglia stava navigando di fronte Limone. Guardia costiera, vigili e volontari continuano le ricerche

Sabato 23 Luglio 2022
Lago di Garda, si getta per salvare il figlio che stava annegando ma viene inghiottito dall'acqua: disperso turista 52enne

È riuscito a salvare il figlio quattordicenne che stava per annegare, ma il cinquaduenne inglese non è più riemerso dalle acque. È accaduto a Limone nelle acque del lago di Garda, ieri.

Una famiglia britannica si trovava sul lago, località turistica amata dagli inglesi, per una gita in barca, quando l'adolescente faceva il bagno il padre, essendosi reso conto che il ragazzo fosse in difficoltà, si è gettato in acqua a una profondità di oltre 100 metri per salvarlo. Ha spinto il figlio fino alla barca dove a bordo c'erano la mamma e la sorellina di 5 anni che guardavano quanto stava accadendo. Il ragazzo è riuscito a risalire a bordo ma quando la donna si è voltata per cercare il marito ha visto l'uomo essere risucchiato dall'acqua.

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La donna con le sue grida ha allertato anche altre barche vicine così un'unità della guardia costiera accorsi sul posto presso la cittadina lacustre di Limone. I soccorsi sono proseguiti nella tarda notte di venerdì mentre la donna,il figlio di 14 anni e una figlia di cinque anni aspettavano un aggiornamento sulle condizioni del padre.  L'uomo, di cui ancora non è stato reso noto il nome - che secondo il Daily Mail sarebbe stato un direttore dell'azienda e che avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno martedì prossimo - si trovava presso il vicino hotel a quattro stelle Hotel du Lac et Du Parc a Riva del Garda.

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I testimoni

Si teme che il papà eroe britannico sia la terza persona annegata nel lago di Garda in una settimana. Prima di lui altri due uomini di 36 e 41 anni hanno perso la vita in quelle acque.

Un testimone oculare ha detto ai media locali: «Eravamo a circa 100 metri dalla riva quando abbiamo sentito una donna gridare aiuto. Ho guardato oltre ed era su una barca con due bambini che urlavano e indicavano l'acqua, quindi abbiamo chiamato i servizi di emergenza e sono arrivati ​​​​molto rapidamente».

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Cosa è accaduto

Il nucleo familiare formato da quattro persone aveva preso a noleggio un'imbarcazione ed intorno alle 15.30 navigava davanti alla costa di Limone. Il figlio più grande della coppia di turisti stava facendo il bagno e si è trovato in difficoltà. Per questo il padre lo ha aiutato, portandolo in salvo. In quel momento, però, probabilmente l'uomo ha accusato un malore ed è sceso sotto la superficie dell'acqua senza più riemergere.

I funzionari ritengono infatti che l'uomo possa aver subito uno shock termico causato dall'acqua fredda. Nella ricerca sono state utilizzate unità della guardia costiera, una barca antincendio e diverse navi volontarie mentre un elicottero scansionava l'acqua. Una telecamera robotizzata e un team specializzato di subacquei sono stati schierati per setacciare il fondo del lago.

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Le dichiarazioni della Guardia Costiera

Un portavoce della guardia costiera ha dichiarato: «La famiglia ha noleggiato una barca da una compagnia locale per due ore e mezza e doveva restituirla poco prima dell'incidente. L'uomo si è tuffato per salvare il figlio maggiore che era in difficoltà ed è riuscito a spingerlo indietro verso la barca ma poi si è messo nei guai. Faceva molto caldo venerdì pomeriggio, ma l'acqua era di dieci gradi più fredda, quindi è possibile che abbia avuto un attacco a causa dello shock termico»

Riprese le ricerche. «La ricerca è andata avanti per quasi sette ore e si è interrotta quando è diventato buio, ma ora è ripresa. La famiglia è nel loro hotel con la polizia e uno psicologo è stato offerto loro per supporto»

Perse le speranze per Alessandro Redaelli 

Mentre ormai si sono perse le speranze di ritrovare anche un altro uomo disperso, il 41enne di origine lecchese ma residente a Peschiera del Garda, Alessandro Redaelli, che domenica scorsa si era tuffato dalla barca con cui era uscito per una gita in famiglia e non è più tornato in superficie. Fermata l'imbarcazione vicino al porto di Rivoltella, a Desenzano, l'uomo si era tuffato nel lago e probabilmente a causa di un malore non è più riemerso. Le ricerche, partite già domenica, sono andate avanti per giorni e purtroppo non hanno ancora portato dei risultati. Per questo ormai si teme di non riuscire più a recuperare il corpo del 41enne.

Ultimo aggiornamento: 24 Luglio, 16:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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