Catturato da alcuni video registrati dagli impianti di sorveglianza dell'area che, in 850 metri, si estende da via Durazzo a via Riboty. C'è un sospettato su cui si sta stringendo il cerchio della Squadra Mobile per gli omicidi delle tre prostitute, due cinesi e una colombiana.
LA DINAMICA Torniamo a giovedì mattina, sono verosimilmente le 9-9.30 quando Martha Castano Torres, in arte Yessenia, 59enne, riceve nella garçonnière di via Durazzo dove lavora con un'amica e la sorella, un nuovo cliente. L'uomo arriva e inizia l'incontro ma qualcosa va storto. La situazione precipita forse per una richiesta particolare non esaudita oppure per una pratica estrema. La donna viene colpita con un coltello che non è stato ancora ritrovato. È lei, secondo gli investigatori, a morire per prima. Poi il suo aggressore, che forse intende sfogarsi sessualmente non essendo riuscito a farlo come voleva con la colombiana, potrebbe aver cercato on-line un'altra occasione. Non ci vuole molto, diversi sono i siti di incontri e tra questi, cercando nella zona di piazzale Clodio, ecco che spunta l'annuncio di due donne cinesi che si mostrano probabilmente con foto fake seminude. Per incontrarle basta chiamare e dirigersi verso via Augusto Riboty, appena 850 metri da via Durazzo. Stesso quartiere, neanche dieci minuti a piedi. A quell'ora il portone del palazzo al civico 28 è spalancato, il portiere è in servizio ma considerato l'alto numero di appartamenti, tra cui diversi studi legali, non c'è alcun motivo di suonare al citofono. Basta entrare, anche di corsa, e salire una mezza rampa di scale. Il sangue della prima vittima ha sicuramente macchiato i vestiti dell'assassino ma se questo indossava, per esempio, abiti scuri o una tuta nera o blu e magari è entrato correndo nessuno potrebbe averci fatto caso. A questo punto la porta si apre, nell'appartamento ci sono due donne, una più giovane, sui 25 anni, con la quale è verosimile credere che sia stato fissato l'incontro. Anche qui però qualcosa va storto: il problema è che nasce una colluttazione in quanto le donne sono due e la più anziana prova a soccorrere la ragazza. Quest'ultima verrà ritrovata nuda e accoltellata sul pianerottolo.
A piazzale Clodio, dove sono stati aperti due fascicoli per omicidio volontario aggravato, il procuratore Francesco Lo Voi e l'aggiunto Michele Prestipino stanno coordinando le indagini. Sono in corso le verifiche su entrambi gli appartamenti e su un centro massaggi di via Riboty che - ma al momento è un'ipotesi - potrebbe essere stato usato come canale per chi era in cerca di incontri e le due cinesi uccise. I corpi delle vittime sono stati portati al policlinico Agostino Gemelli dove oggi verranno eseguite le autopsie. Da una prima analisi i colpi inferti alla colombiana sono compatibili con quelli trovati su una delle due cinesi. Per l'assassino le ore potrebbero essere contate, nonostante sia riuscito a fuggire dopo i delitti. Da via Riboty sarebbe uscito da dove era entrato: l'ingresso principale, considerate le tracce ematiche visibili ancora ieri sulle scale dell'ingresso. Ma agli occhi elettronici della zona non è passato inosservato.
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