Dispersa nell'Argentario Anna Claudia Cartoni, la prof con una bimba disabile

Sessant'anni, laurea in scienze motorie e giudice di ginnastica artistica. Una vita dedicata alla figlia. Ecco chi è la donna dispersa nel mar Tirreno

Domenica 24 Luglio 2022
Anna Claudia Cartoni, ecco chi è la donna dispersa in mare all'Argentario: madre di una figlia disabile e maestra di ginnastica

Un impatto devatsante quello tra il Fireline 58 e una barca a vela ieri all'Argentario.

Molto probabilmente l'imbarcazione con a bordo 4 danesi, aveva inserito il pilota automatico, ed è stato impossibile evitare l'impatto con la barca a vela di 14 metri. L'ha squarciata senza spezzarla, colpendola sulla poppa sinistra, ma nell'incidente è morto Andrea Coen, 58enne romano: il suo corpo è stato estratto dall'elica soltanto dopo le 5 del mattino.

Incidente all'Argentario, ecco chi è la donna dispersa in mare

Continuano invece le ricerche della moglie del capitano della barca a vela: Fernando Manzo. La donna è stata risucchiata dall'acqua dopo l'impatto. «L’ho vista scomparire - dice piangendo - È affogata sotto ai miei occhi, non sono riuscito a salvarla. Un attimo e non c’era più». Sua moglie Anna Claudia Cartoni è stata inghiottita dalla barca a vela e dall’acqua dopo lo scontro con il grosso motoscafo.

Cosa sappiamo

Sessanta anni, romana, Anna Claudia è la donna scomparsa ieri nei pressi dell'Isola del Giglio. Al timone della barca a vela c'era suo marito, l'imprenditore Fernando Manzo, titolare della "Bioimpresa". E ora proprio lui non riesce a darsi pace. È ricoverato all’ospedale di Grosseto. Ha ferite profonde alle gambe, ma guarirà. Ma della moglie ancora nessuna traccia. Da quando è stato soccorso non ha smesso di piangere. I soccorritori stanno cercando di ricostruire con lui la dinamica dell’incidente, ma in questo momento per Fernando, riesce solo a rivere di fronte a se le immagini della moglie che scompare nelle acque del mare.

Le guardie costiere stanno cercando il corpo, di cui ancora non c'è traccia, e il cordoglio per la tragedia che ha travolto quella che era soprattutto una mamma eroina.

Vita priva e professione

Una laurea in scienze motorie, impegnata nel mondo dello sport, tecnico federale e giudice internazionale di ginnastica artistica, Anna Claudia, aveva una figlia di 20 anni, irene, con una grave disabilità. A lei, Anna e il marito avevano dedicato tutta la vita.  Per lei Anna aveva anche scritto un libro, "Irene sta carina. Una vita a metà", edito da Harpo Editore.

Centosessanta pagine per raccontare le difficoltà di un'esperienza con un figlio disabile, ma difficoltà alle quali lei non si era mai arresa e anzi aveva cercato di trainare la figlia nello sport. 

«Mi sento una mamma diversa da tutte le altre - aveva scritto - impegnata a comprendere quale possa essere il mondo di una figlia che non possiede la parola, intenta a capire le sue necessità soprattutto attraverso un linguaggio non verbale, fatto di segnali impercettibili. Una mamma che deve fare i conti con speranze frustrate, angosce, diritti negati e rimpianti, senza però nessuna commiserazione, recriminazione o rancore». Ora il pensiero per chi conosceva Anna Claudia va a lei ma anche alla giovane Irene. 

Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 21:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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