- Impagnatiello scriveva a Giulia su WhatsApp: "Batti un colpo"
- La sorella di Giulia: "Alessandro un mostro senza cuore"
Alessandro a Giulia quando lei voleva lasciarlo: "Ma che madre sei?"
«Veramente prima ancora di far nascere un bambino tu vuoi già dividerci? Vuoi farlo nascere con due genitori già separati? Ma che madre sei!».
Impagnatiello scriveva a Giulia su WhatsApp: "Batti un colpo"
«Ho i giornalisti che mi stanno molestando sotto casa, ti prego è invivibile così mia mamma piange, mio fratello e Luciano pure, ti prego. Siamo al 4 giorno oggi, finiscila con questa storia e batti un colpo, ti supplico». È il messaggio che il 31 maggio, poche ore prima di essere arrestato per omicidio aggravato, Alessandro Impagnatiello manda a Giulia Tramontano, la sua fidanzata in realtà uccisa quattro giorni prima, per precostituirsi un alibi e per far credere che la ragazza, incinta al settimo mese, si era allontanata da casa. Il testo è agli atti dell'indagine per cui ora l'uomo è in carcere.
La sorella di Giulia: "Alessandro un mostro senza cuore"
Con una lettera immaginaria scritta alla mamma Giulia da Thiago, Chiara Tramontano, la sorella della ventinovenne uccisa incinta di sette mesi dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, è tornata in una storia su Instagram a parlare dell'omicidio e delle accuse nei confronti del barman, che includono la interruzione non consentita di gravidanza. «Io non ero una gravidanza mammina, ero una persona. Avevo braccia, gambe, testa e cuore».
«Lui mi ha ammazzato. Ci ha ammazzati entrambi!». «Quello un mostro è, senza cuore. Ci ha ammazzati, mammina Giulia, senza pietà».
«Adesso staremo sempre insieme. Però mi dispiace - prosegue la lettera immaginaria di Thiago - , mamma Giulia. Non vedrò mai il mare che tanto ti piaceva, non conoscerò i nonni e nemmeno gli zii che mi aspettavano con amore. Non andrò a scuola, non mi innamorerò mai». «Non nascerò mai, mammina Giulia. Ma forse - aggiunge - in fondo è meglio così. Se fossi nato senza mamma e con un mostro per papà, che vita sarebbe stata la mia? Almeno adesso sto qui, in questo spazio infinito con te, mammina mia».
Il parroco di Giulia: «E' stato un duplice omicidio»
A Sant'Antimo, sotto choc per la tragica morte di Giulia Tramontano, si attende la fissazione della data dei funerali, possibile solo dopo che sarà effettuata l'autopsia sul corpo della giovane. L'ipotesi è che si svolga la prossima settimana, poi la giovane potrà tornare nel suo paese di origine. Don Salvatore Coviello, il parroco che ha battezzato Giulia e l'ha vista crescere, chiede alla comunità di pregare ed essere vicina alla famiglia. Nei prossimi giorni, quando i parenti stretti della giovane torneranno dalla Lombardia, sarà anche organizzata una manifestazione di solidarietà. Lui, comunque, non ha dubbi: «La legge non lo riconosce ma diciamolo senza mezzi termini, questo è un duplice omicidio. Quello di Giulia e del suo bambino, Thiago, di una vita che esisteva e che è stata stroncata insieme con la madre».
Giulia "voleva cambiare casa perché tradita"
Giulia Tramontano, quando lo scorso gennaio seppe del tradimento, disse alla sorella Chiara «che non avrebbe perdonato Alessandro ma sarebbe tornata a Senago» nella casa in cui viveva con il compagno e dove lui una settimana fa l'ha accoltellata, «in attesa di trovare un'altra soluzione abitativa oppure tornare a casa dai genitori». Lo ha messo a verbale il 29 maggio la stessa Chiara, aggiungendo che a febbraio Giulia «confidava ai nostri genitori la sua gravidanza nonché le problematiche sentimentali con Alessandro» e che loro padre le aveva assicurato «che, se ci fosse stato bisogno, le avrebbe dato tutto l'aiuto possibile».
Le sorelle legatissime, Chiara: "Non ho mai avuto una grande stima di Alessandro"
Le due sorelle, legatissime, vivevano lontane da cinque anni, ma si sentivano quotidianamente e trascorrevano le vacanze insieme. Chiara, di due anni più piccola, però non approvava la relazione con Impagnatiello. «Fin dall'inizio non ho mai avuto una grande stima di Alessandro», racconta Chiara ai carabinieri. Perplessità manifestate anche alla sorella, che dal canto suo non le nascondeva che fin dal «febbraio 2021, quando è iniziata la convivenza con Alessandro» nella casa di Senago «c'erano problematiche sentimentali con il compagno», che «spesso assente per lavoro» lasciava Giulia a casa da sola.
Chiara e le storie su Instagram
«Sono la sorella di Giulia e la zietta di Thiago, Sarò sempre con voi»: ha messo questo come status su Instagram Chiara Tramontano, ricordando la sorella uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello incinta al settimo mese del nipotino a cui aveva già scelto il nome. Nelle storie Chiara ha anche postato una foto in cui è insieme ai genitori, alla sorella e al fratello con la scritta «quanta vita c'era prima. Volevamo solo viverla insieme».
La sorella di Giulia: "Sapeva del tradimento già a gennaio"
Lo scorso gennaio erano già in piena crisi Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano la fidanzata, al settimo mese di gravidanza, che ha ucciso una settimana nel Milanese. Il barman, ora in carcere per l'omicidio, aveva detto alla compagna «di avere un'altra relazione sentimentale con un'altra ragazza e che, per via di questa situazione» Giulia «stava pensando di abortire in quanto era incinta»: Lo ha messo a verbale Chiara Tramontano, la sorella della giovane donna accoltellata aggiungendo che comunque le «problematiche sentimentali» tra i due sono sorte fina da quando hanno« iniziato la convivenza (...) nel febbraio 2021».
Alessandro Impagnatiello e Giulia Tramontano, la storia finita nel dramma. Lo scorso gennaio erano già in piena crisi.
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