Giulia Tramontano, la sorella Chiara: «Quell'abbraccio con l'amante di Impagnatiello non è solidarietà, lei non ricambia»

In un lungo post su Facebook lo sfogo di Chiara Tramontano

Venerdì 8 Settembre 2023
Giulia Tramontano, la sorella Chiara: «Quell'abbraccio con l'amante di Impagnatiello non è solidarietà, lei non ricambia»

Sono le ultime immagini di Giulia Tramontano che quello stesso giorno dopo qualche ora verrà uccisa con 37 coltellate dal fidanzato e padre di sua figlia, Alessandro Impagnatiello.

Sono le 16.57. Giulia decide di incontrarsi all’Armani Bamboo bar, in centro a Milano, con l'amante del suo compagno, la 23enne con cui il barman aveva una storia parallela. È stata contattata dalla 23enne italoinglese, che frequenta da poco più di un anno il barman, per un confronto verità tra tutti e tre. Impagnatiello le aveva giurato più volte che la relazione con Giulia era finita. Ma non era così. A quell’incontro pomeridiano, il barman però non si presenta. Le due donne allora si confrontano: scoprono i tradimenti, le bugie, i raggiri. Sono entrambe due vittime di un narcisisista patologico. E invece di litigare o di azzuffarsi, si abbracciano. 

Chiara Tramontano: «Non c'è solidarietà»

Oggi la sorella di Giulia, Chiara Tramontano, si è sfogata parlando di quell'immagine dove non ci sarebbe alcuna solidarietà. In un post su Facebook ha scritto: «Ho sempre rifiutato di rilasciare interviste o messaggi di ricordo di mia sorella. Il dolore è un’esperienza così intima che è difficile condividerla con sé stessi, figuriamoci con gli altri. Però c’è una cosa che non tollero: sentirvi dire che l’ultimo abbraccio di Giulia con l’amante del suo compagno sia un lume di solidarietà in questa storia buia».

 

Il post su Facebook

La sorella di Giulia spiega i motivi di questa sua presa di posizione: «Lascio qui la mia opinione perché ho bisogno di gridarla affinché quel frame catturato dalle telecamere possa essere osservato con gli occhi della verità. Mia sorella si è avvicinata al suo interlocutore con le braccia cadenti lungo il corpo. Viene avvolta da un abbraccio che NON ricambia. Giulia NON abbraccia la donna che si è intrufolata in casa sua ricoprendo il ruolo dell’amante. E ciascuno di noi avrebbe fatto la stessa cosa».

«Mi manchi come la pace che non ho più»

«La verità - dice ancora Chiara Tramontana - è che si sta cercando una morale inesistente nella tragedia che ha sconvolto le nostre vite. La solidarietà è altro, ha diverse tempistiche ed é mossa dal bene. Cara Giulia, mi manchi tutti i giorni. Mi manchi come la pace che non ho più. Come la rabbia che mi annega. Come le ingiustizie che mi inghiottiscono. E forse mi avresti detto, se fossi stata in vita, di lasciare stare, ma non avrebbe funzionato. Non ti ha salvato l’amore e la solidarietà - conclude - ma le mie unghie difenderanno il tuo ricordo per sempre».

Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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