Roma, amiche morte nell'incidente in Tangenziale. La mamma di Giorgia: «Tanti sogni spezzati»

Parla la mamma di Giorgia Anzuini: «L'altra sera non mi ha chiamata, poi mi ha avvertito il fidanzato in lacrime»

Martedì 12 Luglio 2022 di dal nostro inviato Raffaella Troili
Morte sull'Olimpica, il pianto della madre: «Tanti sogni spezzati»

ORTE «Era spettacolare Giorgia, certo per una mamma tutti i figli sono speciali, era una brava figlia...». Nadia Valentini ha gli occhi spenti, impenetrabili di chi è in fin di vita. Si sforza di parlare, ma la sua voce sembra arrivare da un altro angolo della casa. «Amava la vita, aveva tanti progetti. Sono finiti tutti». Giorgia Anzuini era alla guida della Citroen C3 che domenica dopo la mezzanotte è sbandata in via del Foro Italico. Con lei è morta la sua più cara amica Beatrice Funariu. «Ci messaggiavamo sempre prima di andare a dormire - racconta la signora Nadia - ci davamo la buonanotte, di solito proprio verso mezzanotte. Lei quando staccava dal lavoro andava con l'amica a prendersi un gelato. Se non mi chiamava, la chiamavo io. Ma mi sono stranamente addormentata», e gli occhi si velano un poco. «Chiamava sempre era affidabile, in tutto, anche alla guida, sempre prudente, chissà che è successo». Lo dice senza curiosità, ora che niente potrà riportargliela in vita.
Poi la telefonata di Marco, il ragazzo con cui viveva, preoccupato. «Non la riesco a rintracciare, che l'hai sentita?», ha chiesto a Nadia nella notte, «Marco è come un figlio...». È iniziato l'incubo, di quelli che ognuno teme di vivere. «Le ho telefonato ma squillava sempre a vuoto.

Poi Marco ci ha detto solo di venire a Roma, così siamo partiti e l'abbiamo vista, solo un secondo, tutta coperta». Fino alle otto sono stati ad aspettare. «Voglio vederla ancora, nei prossimi giorni potremo, stiamo aspettando», dice il fratello Michel, sotto choc. Un figlio 13enne da accudire e una sorella da piangere.

 

Il dolore in casa

Chiuso nella casa della madre, ricorda la sua Giorgia «tosta, irrefrenabile, aveva tanta voglia di vivere. Era vivace e brava». La mamma riprende: «Ci stuzzicavamo sempre, ma stavamo sempre insieme. Ero io che badavo a lei, come poteva lei con tanti lavoretti. I suoi panni sono qui, veniva ogni settimana, andava e veniva. Fui io a dirle resta a Roma. Per non farle sempre prendere il treno».
Giorgia lavorava in una pizzeria con Beatrice, arrotondava come baby sitter ma stava frequentando dei corsi, era pronta per dare forma con l'aiuto della mamma a quello che era il suo sogno, «un negozietto, da estetista, era specializzata in manicure, aveva fatto tanti corsi. Martedì dovevamo portarle il tavolo da lavoro che le aveva fatto il mio compagno, il suo secondo papà. Ecco qua, non abbiamo fatto in tempo».
Giorgia aveva lasciato un posto incantato nel cuore di Orte, ma tornava sempre «portava allegria, con quella sua voglia di vivere, ora come si fa ad andare avanti? Aveva tanti sogni, è tutto finito. Amava tutto. Era un fuoco. Disponibile con tutti, piena di idee, sempre attiva, cosa devo dire? Cosa devo fare? Io mica ce la faccio a parlare», Nadia è spaesata, non ha ancora sentito la mamma di Beatrice, «mi sono fatta dare il numero di telefono non la conoscevo, oggi non me la sento, domattina...». Oggi si muove come un automa, ascolta ma è assente, si lascia andare: «Che mondo brutto....».

Il presentimento

Un'amica cara di Orte l'aveva incontrata martedì, «era venuta dalla mamma, mi aveva detto: «Ti aspetto a Roma per un aperitivo, ma sapeva che ho un po' paura di guidare. Così mi aveva offerto di dormire da lei, questo è l'ultimo ricordo che ho di lei, sempre euforica, frenetica, non stava mai ferma, una vera amica anche. Il suo ragazzo aveva quasi un presentimento a ripensarci, perché la chiamava spesso ultimamente non era tranquillo fino a quando non rincasava. Come se si sentisse che le potevae accadere qualcosa di strano, era tanto preoccupato». Un presentimento, o solo quella paura di perdere qualcuno che ami tanto. Anche Marco è distrutto, fidanzati dai tempi del liceo, ultimamente le diceva: «Come stai? Quando torni? Non restare fuori fino a tardi». È stato lui a dare l'allarme.

Ultimo aggiornamento: 13 Luglio, 09:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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