Giulia Stanganini, la donna di 38 anni che lo scorso anno uccise la madre e ne fece a pezzi il corpo, aveva ucciso anche il figlio di tre anni e mezzo. La svolta choc è arrivata oggi: la squadra mobile di Genova ha notificato una nuova ordinanza in carcere alla donna che adesso è accusata di omicidio aggravato premeditato.
Genova, fatta a pezzi dalla figlia: la accusava di aver fatto morire il nipotino
Tra le altre cose, la squadra mobile ha trovato un sms inviato da Giulia Stanganini al padre del piccolo, dal quale era separata, 12 giorni prima della morte del figlio. Secondo gli inquirenti preannunciava quanto avrebbe fatto. «Vai a tr... e buon anno a te e agli altri e buon Natale. Vedrai tra poco col piccolo Adam altro che tr...» aveva scritto nell'sms. Da quanto emerso dalle indagini della squadra mobile genovese, coordinata dai pm Sabrina Monteverde e Stefano Puppo, la donna avrebbe soffocato il figlio con un cuscino in faccia mentre dormiva. A corroborare l'ipotesi accusatoria anche numerose testimonianze dei vicini che hanno raccontato come la donna non riuscisse a gestire il rapporto col bambino. Il piccolo quando piangeva veniva aggredito con insulti, urla, bestemmie. Anche la sera dell'omicidio i vicini avrebbero sentito la donna urlare e Adam piangere e poi il silenzio.