Flavia Di Bonaventura, la ragazza investita e uccisa da un ubriaco. Il padre: «Era un dono di Dio, voglio giustizia»

«È giusto che chi l'ha strappata alla vita si renda conto fino in fondo di ciò che è accaduto»

Giovedì 25 Agosto 2022 di Alessandro Misson
Flavia, la ragazza investita e uccisa da un ubriaco. Il padre: «Era un dono di Dio, voglio giustizia»
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Antonio Di Bonaventura, padre di Flavia, la ragazza di 22 anni di Roseto strappata alla vita da un'automobilista ubriaco che l'ha falciata assieme a due amici lungo l'Adriatica, parla con Il Messaggero nonostante il momento di grande dolore.
Da padre, com'è possibile accettare la morte di una figlia?
«Per me era un dono di Dio, come sua sorella Giulia e sua madre Raffaella.

Adesso è certamente un angelo di Dio. Una ragazza solare, di tanta disponibilità, generosa con tutti, soprattutto molto dotata di sensibilità umana e artistica. Sapeva esprimere il suo carattere bellissimo, libero, aperto e sapeva ricevere in cambio altrettanta positività. Sono il padre, questo è il mio ricordo. Sono rimasto colpito dalla partecipazione che ha suscitato la sua tragedia. In qualche modo mi ha confermato che mia figlia, anche per gli altri, era davvero come l'ho sempre vista io: un angelo».

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In queste ore sua figlia è stata ricordata sia per le doti umane che artistiche.
«Stava per laurearsi, le mancava poco per concludere il percorso di studi all'Accademia delle Belle Arti di Roma. È sempre stato quello il suo ambiente. Aveva un talento naturale, un dono, ma la passione per l'arte gliel'aveva trasmessa nonno Luigi (Celommi, ndr) con cui passava ore all'interno dello studio, tra tele e cavalletti, e suo zio Riccardo, che l'aveva sempre indirizzata verso la sua strada e la definiva la quinta generazione dei maestri della luce. Gli ultimi due anni per lei erano stati davvero complicati a causa del Covid e dell'interruzione delle lezioni. Va bene la didattica a distanza, ma l'Accademia per lei era soprattutto laboratori e partecipazione».
Flavia aveva la mano dei Celommi, che futuro immaginava per lei?
«Il suo futuro era l'arte, l'arte era la sua vita, voleva fare quello. Mia figlia aveva un talento naturale, una manualità e una sensibilità che le permettevano di esprimersi non solo nella pittura e nel disegno, ma anche nella fotografia. Ultimamente si dedicava anche ai tatuaggi: realizzava dei disegni, ai suoi amici piacevano, e li donava gratuitamente affinché se li tatuassero. Era generosa in tutto, anche con la sua arte».

 


Aveva parlato con voi della sua decisione di diventare donatrice?
«Era tornata a Roma. Circa due mesi fa sulla metropolitana della Capitale aveva perso, oppure le avevano rubato, tutti i documenti, il bancomat, la carta d'identità. Al momento di rifarla, in Municipio, aveva espresso il consenso alla donazione degli organi nella malaugurata ipotesi, diceva con leggerezza. A ripensarci oggi, chissà, forse anche quello era un segno di Dio: la sua decisione e il suo sacrificio probabilmente hanno salvato altre persone».
L'investitore potrebbe essere arrestato. Cosa si aspetta sul fronte delle indagini?
«Mi aspetto giustizia, giustizia vera per mia figlia. Quanto meno che vengano accertate le responsabilità fino alla fine, perché chi è responsabile è giusto che paghi le conseguenze. Non lo dico con astio, né con accanimento, né per vendetta. Ma è giusto che chi l'ha strappata alla vita si renda conto fino in fondo di ciò che è accaduto».
Al funerale è prevista una massiccia partecipazione. In tanti hanno espresso vicinanza alla sua famiglia.
«Ci sarà il lutto cittadino. Il sindaco mi ha chiamato personalmente prima di prendere ogni decisione. C'è stato grande rispetto, è giusto che Roseto si fermi per lei, anche se davvero non mi aspettavo niente di tutto questo. Le esequie verranno celebrate in piazza della Repubblica perché la chiesa sarebbe stata troppo piccola per contenere tutti. Ma, davvero, non vorrei che fosse una festa, perché non lo è. Spero che sia - non riesce a trattenere le lacrime il papà - dev'essere un ricordo, il ricordo di un angelo».

Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 04:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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