Strage Erasmus, fiori bianchi e palloncini, all'Olgiata l'ultimo saluto per Elisa

Giovedì 24 Marzo 2016
Strage Erasmus, fiori bianchi e palloncini, all'Olgiata l'ultimo saluto per Elisa
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Una bara ricoperta di rose bianche, con attorno tanti mazzi di fiori colorati.

E un collage di foto che le amiche hanno voluto lasciare per ricordare i momenti belli trascorsi con Elisa Scarascia Mugnozza, la studentessa romana Erasmus morta in Spagna nell'incidente stradale avvenuto a Tarragona. I funerali della 25/enne scomparsa domenica scorsa. sono in corso nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nel quartiere Olgiata di Roma.

Tra i banchi, seduti in prima fila, la mamma, il papà, il fratello, la sorella e i familiari. E poi una chiesa gremita soprattutto di amici ed amiche di Elisa. Presente anche il rettore dell'Università Sapienza, Eugenio Gaudio.
Prima dell'inizio della cerimonia in tanti hanno dato le condoglianze alla famiglia. Gli amici, invece, si sono avvicinati alla bara lasciando vicino dei fiori. Iniziati i funerali attorno alla bara si sono posizionati quattro vigili urbani per un picchetto d'onore. I genitori di Elisa, Maria Teresa e Giuseppe, hanno letto dall'altare dei brani. La mamma un un passo del Cantico dei Cantici, il padre un altro del Libro dell'Apocalisse.
Elisa Scarascia Mugnozza studiava all'Università Sapienza di Roma. La sua è una famiglia di accademici. Il padre è docente di Ecologia forestale all'Università degli Studi della Tuscia, mentre il nonno, Gian Tommaso, è stato il fondatore e primo rettore dello stesso ateneo, nonchè tra i fondatori della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) e suo primo presidente.

«Vogliamo stringerci attorno ad Elisa e la sua famiglia per esprimere il nostro dolore. Qui siamo assetati di tante risposte ma abbiamo bisogno di sentirci amati. Sai Elisa, il Papa ha pregato per voi. Ci piace questo Papa che ci parla della Misericordia di Gesù, di un Dio che è pronto ad accoglierci. Oggi abbiamo un pò di imbarazzo davanti a quel Dio. Vorremmo chiedergli perchè proprio te? Perchè è successo, che senso ha? Vorremmo intravedere un senso per andare avanti». Così nella sua omelia il parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Roma, dove si sono celebrati i funerali di Elisa Scarascia Mugnozza. «Cara Elisa, vorremmo sentire la tua parola e credere che sei in una posizione privilegiata per dirci qualcosa di vero - ha aggiunto il prete - Vogliamo vivere il presente, vogliamo fare una promessa davanti a te: impiegare il presente e spenderlo solo per amare. Siamo qui per non fermarci e non mollare proprio ora. Il Signore Gesù ci invita a camminare dietro di lui e ad accettare la realtà».

Il padre di Elisa «Voglio ringraziare il Signore per averci accolto nella sua casa. E ringrazio il vescovo e il Santo Padre che ci hanno scritto». Così, intervenendo durante i funerali della figlia, Giuseppe Scarascia Mugnozza, docente universitario e padre di Elisa.

Ultimo aggiornamento: 25 Marzo, 15:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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