Don Graziano Gianola è morto dopo esser precipitato lunedì scorso da un altezza di 15 metri durante una gita in Trentino con i giovani dell'oratorio. Il sacerdote 47enne di Milano, profondo conoscitore della montagna, è scivolato su un sentiero di alta quota. A comunicarne la scomparsa è stata la sorella tramite un post Facebook nella serata di ieri in cui ha scritto: «Ciao fratellino…buon viaggio tesoro mio».
La morte dopo 17 anni di sacerdozio
Don Graziano Gianola è morto dopo esser precipitato lungo il "Sentiero delle vipere" che unisce San Valentino e il rifugio Graziani sul monte Baldo in Trentino.
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A dare la notizia della morte del sacerdote, vicario nella Comunità pastorale Gesù buon pastore alla Bovisa a Milano, ordinato sacerdote il 12 giugno 2004, è stata su Facebook Rita Gianola, sorella di don Graziano Gianola. Solo lo scorso giugno la donna aveva scritto sui social, postando una foto del fratello: «17 anni di sacerdozio, sei la nostra luce, continua così!».
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«È nato e cresciuto scalando le prealpi lecchesi, dove guidava spesso i giovani dell’oratorio in montagna, da profondo conoscitore delle alte quote, non solo del territorio da cui proveniva», testimonia all'Avvenire don Mauro Ghislanzoni, attuale parroco di Premana, che lo definisce «un prete «aperto, scherzoso e nel suo modo di fare sapeva però affrontare i temi seri, anche drammatici, dell’oggi, della pandemia».