Dj morta, si indaga per omicidio e sequestro. Il procuratore: «Testimoni parlino, dobbiamo capire se Gioele era con la mamma»

Martedì 11 Agosto 2020
Dj morta, si indaga per omicidio e sequestro. Il procuratore: «Testimoni parlino, dobbiamo capire se Gioele era con la mamma»
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«Chiunque abbia visto qualcosa utile alle indagini parli». Lo ha detto il procuratore di Patti, Angelo Cavallo, titolare dell'inchiesta per omicidio e sequestro di persona sulla morte della dj Viviana Parisi e sulla scomparsa del figlio di 4 anni Gioele.

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L'appello ha in particolare due destinatari cioè le persone che hanno riferito a gente sul posto di avere visto una donna con un bambino scavalcare il guard rail. «Hanno fatto un'opera meritoria a fermarsi, per vedere se qualcuno avesse bisogno di essere soccorso - ha sottolineato Cavallo - adesso parlino con noi perché non sappiamo chi sono. È strano che nonostante il clamore mediatico non si siano ancora presentati o non ci abbiano contattati. Questa testimonianza è importante - ha spiegato il procuratore - per chiarire una volta per tutte se Gioele era con la madre o no».

Testimonianze discordanti, quel 'bucò di 22 minuti in cui Viviana Parisi è sparita per poi riapparire prima di fare perdere le sue tracce, un'inchiesta per omicidio e di sequestro di persona per ora contro ignoti, un bambino svanito nel nulla. Diventa sempre più intricato il giallo la sparizione del piccolo Gioele, il bimbo di 4 anni figlio della deejay di 43 anni trovata morta nei boschi di Caronia (Palermo). Gli inquirenti da una settimana sono al lavoro, senza sosta, per tentare di trovare il bandolo della matassa. Ma finora senza esito. L'autopsia che sarà eseguita oggi pomeriggio all'ospedale Papardo di Messina «sarà dirimente», come spiegano gli inquirenti, solo da lì si potrà capire qualche delle tante ipotesi sul tavolo della Procura di Patti, guidata da Angelo Vittorio Cavallo, deve essere seguita. Il Procuratore lavora in silenzio all'inchiesta aperta per omicidio e sequestro di persona e non ama rilasciare dichiarazioni. Anzi. Le uniche parole pronunciate oggi sono l'appello agli automobilisti che hanno visto l'incidente della donna sulla A20 avvenuto il 3 agosto. Ma per il resto le bocche in Procura restano cucite. 

Però, sarà proprio l'autopsia che si farà nel pomeriggio di oggi a indicare la strada agli inquirenti. Solo dopo si saprà quali ipotesi devono essere scartate. E quali invece devono essere seguite. Il piccolo Gioele può essere stato ucciso prima dalla madre e poi nascosto oppure può essere stato portato via da qualcuno. Ma da chi? Una ipotesi, questa, che in realtà gli investigatori scarterebbero. Almeno per ora. Anche la posizione del marito, Daniele Mondello, è stata al vaglio degli inquirenti. L'uomo è sentito come persona informata dei fatti. Per ora l'indagine è contro ignoti. Sulle ricerche che sarebbero partite in ritardo, come ha denunciato la cognata di Viviana Parisi, Mariella Mondello, gli investigatori dicono che non è vero perché le ricerche sono partite subito. Già 40 minuti dopo la denuncia, con un elicottero. Ma, spiegano, «per mettere in piedi una macchina organizzativa come questa è ingeneroso l'armare di ritardi».

Certo, ci sono i cani molecolari, i droni, ma non sono scientifici perché i terreni attorno al ritrovamento del corpo sono troppo a dislivello e c'è sempre «un tasso di imponderabilità».

I soccorritori dicono che «chi ha un minimo di pratica di luoghi accidentati sa che non ci sono certezze scientifiche». E ribadiscono che nella zona è pieno «di cinghiali e altri animali selvatici, il periodo di Covid ha aumentato il numero di cinghiali perché la gente è uscita meno e gli animali selvatici sono aumentati in modo esponenziale». Le ricerche si fanno ovunque anche battendo casa per casa tutta la zona per un perimetro di 400 ettari e oltre. Occhi puntati anche sulle telecamere di video sorveglianza. Insomma, il giallo sulla scomparsa del piccolo Gioele è al momento sempre più intricato. E gli investigatori non sono ottimisti. 
 
 

Ultimo aggiornamento: 20:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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