Denise Galatà morta nel fiume, dieci indagati: nel mirino i responsabili della «Pollino rafting» e sette guide

L'inchiesta della Procura di Castrovillari dopo la morte della 19enne mentre faceva rafting

Giovedì 1 Giugno 2023
Denise Galatà morta nel fiume, dieci indagati: nel mirino i responsabili della «Pollino rafting» e sette guide

Denise Galatà morta nel fiume: ci sono dieci indagati nell'inchiesta avviata dalla Procura di Castrovillari sulla morte della studentessa di 19 anni, finita martedì scorso nel fiume Lao, a Laino Borgo, sul Pollino, dopo essere stata sbalzata in acqua dal gommone su cui stava facendo rafting insieme a un gruppo di compagni e ad alcuni professori.

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Tra gli indagati ci sono il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della «Pollino rafting» e sette guide della stessa società.

La giovane morta era una studentessa del liceo statale «Rechichi» di Polistena, da alcuni giorni in gita d'istruzione in provincia di Cosenza.

 

L'iniziativa del sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, Simona Manera, ha lo scopo di accertare le cause del decesso della giovane, sbalzata nel fiume dopo l'urto tra il gommone sul quale si trovava la giovane insieme ad alcuni compagni ed insegnanti e quello che lo precedeva. Il corpo senza vita della studentessa é stato trovato e recuperato dai sommozzatori dei vigili del fuoco che fin da quando era stato lanciato l'allarme si erano attivati per le ricerche della ragazza. A Laino Borgo si trova, insieme ad altri familiari, il padre della giovane, che ha atteso sulla riva del fiume Lao l'arrivo dei vigili del fuoco con il corpo senza vita della figlia.

Sul gommone, con Denise 'erano altri cinque ragazzi e le guide del «Pollino rafting» che avevano organizzato l'escursione. Questi ultimi, in particolare, avrebbero riferito che nel momento in cui gli studenti hanno preso posto sui due gommoni insieme agli insegnanti, le condizioni meteo e del torrente non suscitavano preoccupazioni. In questo senso, dunque, non ci sarebbe stata alcuna imprudenza o negligenza da parte degli organizzatori del rafting, peraltro particolarmente esperti anche in considerazione delle migliaia di persone che da molti anni praticano questa disciplina sul fiume Lao. La vittima era in gita scolastica da alcuni giorni in provincia di Cosenza.  «All'inizio - ha raccontato una delle ragazze che si trovavano insieme a Denise sul gommone - le acque erano calme, ma subito dopo la forza della corrente è aumentata. I gommoni sfioravano pericolosamente enormi massi nell'alveo del fiume. Ad un certo punto siamo stati sbattuti contro uno di questi massi ed in tre siamo caduti in acqua. Io ed un'altra mia compagna siamo stati soccorsi e portati sulla terraferma, mentre di Denise si è persa ogni traccia». Intanto, il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha chiesto all'Ufficio scolastico regionale della Calabria di avviare adeguate verifiche per accertare, in relazione a quanto è accaduto, che siano state effettivamente adottate tutte le misure di sicurezza previste in questi casi. «Oggi - ha commentato, da parte sua, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto - è un giorno molto triste. La Calabria è in lutto».

Ultimo aggiornamento: 3 Giugno, 08:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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