Morto Pierluigi Concutelli, il terrorista nero di Ordine Nuovo condannato per l'omicidio Occorsio

Ha trascorso quasi la metà della sua vita in carcere

Mercoledì 15 Marzo 2023
Morto Pierluigi Concutelli, il terrorista nero di Ordine Nuovo condannato per l'omicidio Occorsio

Pierluigi Concutelli, il terrorista nero condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Vittorio Occorsio, è morto. Concutelli, che avrebbe fatto 80 anni a giugno, era stato tra i capi di Ordine Nuovo prima di darsi alla lotta armata.

Era malato da tempo: dopo aver trascorso quasi metà della sua vita in carcere, "il Comandante" aveva avuto la sospensione condizionale della pena nel 2011 per motivi di salute.

In base a quanto riferisce il suo difensore, l'avvocato Emilio Siviero, Concutelli si è spento nella sua abitazione di Roma dove si trovava agli arresti domiciliari; stava scontando la condanna per l'omicidio Occorsio.

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Morto Concutelli, autore dell'omicidio Occorsio

Concutelli ha ucciso a Roma il magistrato Vittorio Occorsio perché indagava su Ordine nuovo. «Colpire Occorsio, per noi, significava colpire la Democrazia Cristiana.

Consideravamo il giudice romano uno degli ingranaggi di quel meccanismo che si era messo in moto per stritolarci, per tagliare fuori dalla vita politica italiana buona parte dei neofascisti», scriveva Concutelli.  

ll magistrato fu freddato la mattina del 10 luglio 1976  in via del Giuba, nel quartiere Trieste, a Roma. Occorsio sale sulla sua auto e viene colpito da una raffica esplosa dalla mitraglietta Ingram. Sul corpo del giudice e sparsi accanto gli investigatori troveranno una trentina di bossoli e i volantini di Ordine nuovo.

Neanche un anno dopo, il 13 febbraio del 1977, Concutelli all'età di 32 anni viene arrestato in un appartamento bunker in pieno centro storico, alle spalle del Campidoglio. Quando scatta il blitz delle forze dell'ordine lui si dichiara prigioniero politico e mostra l'arma con cui ha sparato al giudice Occorsio. Rivendica la guida di Ordine Nuovo e rifiuta di «trattare con la borghesia».

Dal Fuan a Ordine nuovo e i delitti commessi in carcere

Concutelli aderisce a Ordine Nuovo dopo una breve esperienza nel Fronte Nazionale di Junio Valerio Borghese. Con Stefano Delle Chiaie e Paolo Signorelli nel 1975 tenta di dare vita a un nuovo soggetto politico che sarebbe dovuto nascere dalla fusione di ON con Avanguardia Nazionale, progetto poi naufragato. L'anno dopo, nel 1976, l'omicido del giudice Occorsio, commesso dal "Comandante" insieme all'ex parà Gianfranco Ferro, che poi, arrestato, farà il suo nome.

«Consideravamo il giudice romano uno degli ingranaggi di quel meccanismo che si era messo in moto per stritolarci, per tagliare fuori dalla vita politica italiana buona parte dei neofascisti», racconterà poi nell'autobiografico «Io, l'uomo nero» (scritto con il giornalista Giuseppe Ardica), spiegando che Occorsio «era stato ed era il titolare di tutte le inchieste scomode del periodo: compresa, naturalmente, quella sul Movimento Politico Ordine Nuovo dei primissimi anni settanta. Il suo nome saltava sempre fuori».

In carcere Concutelli non rinnegherà mai la lotta armata, rivendicando anzi la paternità degli omicidi come esecutore e mandante militare senza alcun pentimento. Proprio in carcere commette altri due delitti: uccide Ermanno Buzzi, condannato in primo grado per la Strage di piazza della Loggia, e Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, entrambi considerati dei delatori. Dopo vari tentativi di evasione falliti e quasi 25 anni in regime di massima sicurezza, nel 2002 Concutelli ottiene la semilibertà per lavorare fuori dal carcere, beneficio sospeso quando viene trovato in possesso di una minima quantità di hashish. Nel 2009 l'ischemia cerebrale che gli impedirà da quel momento di parlare e di alimentarsi autonomamente per la quale, nel 2011, gli viene riconosciuta la sospensione della pena detentiva.

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Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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