Roma, commercialista strangolato in un bar per un debito di 2mila euro: arrestato il gestore

Mercoledì 31 Marzo 2021 di Alessia Marani
Roma, commercialista strangolato in un bar per un debito di 2mila euro: arrestato il gestore

Prima l’ha colpito alla testa con una bottiglia davanti al bancone del bar, poi ha infierito su di lui con il coccio del vetro, gli ha stretto una corda al collo da dietro e lo ha finito a colpi di mattarello in bagno. Vincenzo Di Benedetto, barista 36enne di Centocelle, avrebbe sfogato così la sua rabbia contro Costantino Bianchi, un commercialista 55enne di zona, fino a ucciderlo.

Il movente? Un litigio nato per soldi. Poco più di duemila euro che, stando a una prima ricostruzione degli investigatori della Squadra Mobile e del commissariato Prenestino, il professionista cliente assiduo del bar potrebbe avergli prestato in un momento di difficoltà. Prima i due si sarebbero affrontati, poi il corpo-a-corpo è finito nel sangue. Sarà l’autopsia a determinare la causa esatta del decesso. Di Benedetto è stato arrestato lunedì sera in flagranza di reato.

Roma, ucciso in un bar a Centocelle: arrestato il gestore. «La vittima aggredita con un mattarello»

Intorno alle 20,40 il fratello ha chiamato il numero unico d’emergenza 112 avvisando della lite. Quando gli agenti sono arrivati al “Winning bar” al civico 24 di via delle Ninfee, vicino piazza dei Mirti, la scia di sangue li ha condotti nel retro dove ormai giaceva il corpo senza vita di Bianchi. Di Benedetto era lì sul posto, in stato di choc, ed è stato portato in commissariato e ascoltato a lungo dagli inquirenti mentre la Scientifica si occupava dei rilievi proseguiti fino a notte inoltrata. Anche la compagna e il fratello sono stati ascoltati e, almeno per il momento, non risultano indagati. L’uomo, originario di Caltanissetta, padre di un bambino di cinque anni avuto da una precedente relazione, ha ammesso le sue colpe. Ha parlato dei duemila euro e poco più rimasti in sospeso, ha raccontato dei problemi economici del bar aperto da ottobre e in piena pandemia. Poche parole prima di essere condotto in carcere. 

Il delitto ha sconvolto il quartiere lasciando increduli conoscenti e negozianti che descrivono Vincenzo e la sua compagna, intestataria delle licenza, come una coppia di ragazzi tranquilli, dediti al lavoro che, però, non procedeva a gonfie vele, visto anche il periodo. «Quel locale non è stato mai fortunato per la posizione defilata - dice una commerciante di piazza dei Mirti - ha cambiato conduzione ripetutamente nel tempo. Con il Covid le cose sono peggiorate». La coppia aveva la gestione del locale, ma era in affitto. E in affitto aveva preso anche l’appartamento dove si era trasferita circa un anno fa a duecento metri dal bar. «Forse erano esasperati», dice una parrucchiera sulla stessa strada. 

I RAPPORTI
Di Benedetto è incensurato, come lo era Costantino Bianchi. L’omicidio dal punto investigativo è risolto ma la polizia, in base agli elementi raccolti, potrebbe decidere di andare più a fondo sulla natura del debito e sui rapporti di natura economica tra i due, per ora confinati, da quanto emerso, ad accordi stretti in amicizia davanti a un bicchiere di amaro o a una tazza di cappuccino. Bianchi aveva studio in piazza dei Gerani. Qualcuno tra i condomini lo ricorda mentre arrivava in studio dopo pranzo in monopattino, «sempre gentile, una persona mite ed educata. Non comprendiamo come possa avere scatenato tanta violenza». 

IL PROFESSIONISTA
Il professionista era un tributarista e ricopriva la carica di vice-presidente dell’Istituto nazionale tributaristi. «Costantino era un bravo collega oltre che un amico - dice il piemontese Riccardo Alemanno, presidente dell’InT - Una perdita che ci ha devastato. Ci eravamo sentiti più o meno una settimana fa per problemi professionali di categoria, ma a parte le ansie che tutti abbiamo in questo periodo non era apparso preoccupato o impaurito per qualcosa in particolare». Lunedì sera a temere il peggio era stata la compagna, Micaela, che non vedendolo rincasare aveva allertato il 112. Il gps segnalava la sua auto nei pressi del bar ma non sarebbe stata rinvenuta subito. Poi la drammatica scoperta.
 

Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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