Coltellate al vicino di casa, arrestati padre e figlio

Sabato 6 Gennaio 2018
Coltellate al vicino di casa, arrestati padre e figlio
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Dopo una notte di accertamenti e interrogatori, la polizia ha arrestato le tre persone da subito sospettate di aver tentato di uccidere a coltellate, giovedì pomeriggio, nel cortile delle palazzine popolari di via Rigopiano un vicino di casa e il nipote, di 32 e 22 anni, macedoni. A causa dei numerosi colpi ricevuti, i due sono stati sottoposti ad intervento chirurgico ed ora sono ricoverati in prognosi riservata. In manette è finito Muhamet Naziri di 43 anni, serbo, insieme a due suoi figli: Tyson di 27 anni e un minore di 16enne. Coinvolto anche un altro figlio, il quale fra l'altro era in affidamento ai servizi sociali per alcuni precedenti, di cui si sono perse al momento le tracce. Il padre e il figlio Tyson sono stati rinchiusi in carcere su disposizione del pm Rosangela Di Stefano, mentre il minorenne si trova nell'istituto penale minorile dell'Aquila. Devono rispondere tutti e quattro di duplice tentato omicidio.

Secondo quanto accertato dalla squadra mobile, diretta da Dante Cosentino, avrebbero tentato di ammazzare zio e nipote al culmine di una lite scoppiata al momento pare per futili motivi, schiamazzi vari e musica alta. Ma per gli inquirenti sotto potrebbe esserci altro. Sia le due vittime che due degli aggressori hanno precedenti. Sono volti ben noti alle forze dell'ordine per vari reati. E quindi si vuole capire se alla base della discussione poi degenerata vi fosse altro. Non solo cattivi rapporti di vicinato come riferito da alcuni testimoni. A parte il 22enne, che risiede a Foggia ed era ospite dallo zio per le festività natalizie, è stato accertato che tutti occupano abusivamente gli alloggi popolari. L'allarme è scattato vero le 15.15, quando al 113 è arrivata una chiamata che riferiva di una violenta lite sotto le palazzine Ater di via Rigopiano. Al loro arrivo, gli agenti delle Volanti si sono trovate davanti una Nissan Juke bianca che cercava di uscire dal cortile per darsi alla fuga. All'interno dell'auto vi era Muhamed Neziri con il figlio Tyson, quello minorenne e altri quattro familiari. E' stato fermato e i poliziotti si sono accorti che aveva gli abiti sporchi di sangue.

Tracce di sangue sono state notate anche a terra, nel cortile. Delle presunte persone ferite però nulla. Solo dopo qualche minuto è arrivata la notizia che due uomini erano arrivati in ospedale, trasportati da un parente e da un passante, con gravi ferite d'arma da taglio. Sul posto sono arrivate la scientifica e la mobile, che hanno avviato gli accertamenti per fare chiarezza . Sono stati ascoltati dei testimoni, i quali hanno raccontato dei rapporti non idilliaci fra le due famiglie, per lo più per motivi banali. Qualcuno ha anche dato una mano nel ricostruire l'accaduto. Neziri padre e il 32enne si sarebbero incontrati nel cortile e subito sarebbero volate parole grosse e offese. In aiuto del primo sarebbero arrivati i tre figli che, coltelli alla mano, si sarebbero scagliati prima contro la vittima e poi contro il nipote intervenuto in suo soccorso. Colpiti a pugni e da diverse coltellate, i due sono riusciti a salvarsi, trascinandosi verso delle scalette che portano alla strada, da cui sono riusciti a chiedere aiuto. Al momento i coltelli usati nell'aggressione non sono stati trovati. Sequestrato invece negli appartamenti occupati dalla famiglia Neziri materiale di vario genere, che potrebbe rivelarsi utile a capire cosa effettivamente accaduto.
Ultimo aggiornamento: 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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